Eventi e cultura
Accomazzo a Trani: «La missione Rosetta è il sogno del bambino che vuol diventare astronauta»
L'ingegnere aerospaziale ha incontrato tantissimi studenti al Polo museale
Trani - venerdì 6 maggio 2016
9.27
È stato accolto in una sala gremita di studenti, Andrea Accomazzo, capo della divisione Missioni solari e Planetarie dell'Agenzia spaziale europea (Esa), ospite a Trani nel Polo Museale, per il ciclo "Puglia incontra l'Universo", la rassegna di seminari scientifici ideata dalla società astronomica pugliese. L'evento si è svolto in collaborazione di Fondazione Seca e Turenum Pro Loco Trani.
L'ingegner Accomazzo è responsabile delle operazioni di volo della missione Rosetta, il cui lander Philae è atterrato sulla cometa Churyumov-Gerasimenko il 12 novembre 2014. "Rosetta, un sogno durato trent'anni" è stato il il titolo del suo intervento.
«Sono felice oggi di essere qui a Trani, non solo per illustrare la missione Rosetta, che si concluderà a settembre, ma anche per portar alto il nome dell'Esa che vanta già 50 anni di esperienza nello spazio e oltre 70 satelliti progettati ed in volo», ha spiegato Andrea Accomazzo che, dal 1999, fa parte del Centro operativo spaziale europeo (European Space Operations Centre - Esoc) dell'Esa con sede a Darmstadt in Germania.
«Questa avventura, durata 10 anni, ha tutte le premesse per durare anche nel futur», ha proseguito Accomazzo. «Con la missione Rosetta abbiamo cercato di studiare l'origine delle comete e le relazioni tra la loro composizione e la materia interstellare, quali elementi fondamentali per comprendere l'origine del sistema solare. Sebbene 'Rosetta' sia missione più nota, non è la prima del genere: si ricordi la missione Giotto dell'85. Si è trattato di attuare un sogno durato trent'anni di studi e ricerche. La sonda Rosetta è stata lanciata nel marzo 2004, vent'anni dopo essere stata concepita. In realtà l'idea iniziale era quella di prelevare dallo spazio un pezzo di cometa e analizzarlo sulla terra. Ma il progetto è andato ben oltre: non è facile infatti raggiungere una cometa e studiarla attraverso una sonda a distanza. Abbiamo quindi imparato - ha sottolineato - a lavorare con la cometa: studiare la sua massa, la sua traiettoria e la sua distanza».
«Il momento più emozionante di tutti questi anni - ha ammesso - è stato indubbiamente quando, il 13 giugno 2015, Philae è uscito dallo stato di ibernazione dopo sette mesi di silenzio e ripetuti tentativi di comunicare da parte dell'Orbiter Rosetta. E' stato - ha spiegato commosso - come segnare un goal in una finale di Champion League. Infatti, se ciò non fosse accaduto si rischiava di mandare in frantumi anni e anni di ricerca e studio. Rosetta è stato il sogno concreto di una vita, quello che vogliamo con tutto il cuore si realizzi quando si è ancora bambini - ha concluso - e si immagina di diventare astronauti».
Per il grande successo della missione, Andrea Accomazzo è stato proclamato scienziato dell'anno 2014 dalla rivista Nature.
L'ingegner Accomazzo è responsabile delle operazioni di volo della missione Rosetta, il cui lander Philae è atterrato sulla cometa Churyumov-Gerasimenko il 12 novembre 2014. "Rosetta, un sogno durato trent'anni" è stato il il titolo del suo intervento.
«Sono felice oggi di essere qui a Trani, non solo per illustrare la missione Rosetta, che si concluderà a settembre, ma anche per portar alto il nome dell'Esa che vanta già 50 anni di esperienza nello spazio e oltre 70 satelliti progettati ed in volo», ha spiegato Andrea Accomazzo che, dal 1999, fa parte del Centro operativo spaziale europeo (European Space Operations Centre - Esoc) dell'Esa con sede a Darmstadt in Germania.
«Questa avventura, durata 10 anni, ha tutte le premesse per durare anche nel futur», ha proseguito Accomazzo. «Con la missione Rosetta abbiamo cercato di studiare l'origine delle comete e le relazioni tra la loro composizione e la materia interstellare, quali elementi fondamentali per comprendere l'origine del sistema solare. Sebbene 'Rosetta' sia missione più nota, non è la prima del genere: si ricordi la missione Giotto dell'85. Si è trattato di attuare un sogno durato trent'anni di studi e ricerche. La sonda Rosetta è stata lanciata nel marzo 2004, vent'anni dopo essere stata concepita. In realtà l'idea iniziale era quella di prelevare dallo spazio un pezzo di cometa e analizzarlo sulla terra. Ma il progetto è andato ben oltre: non è facile infatti raggiungere una cometa e studiarla attraverso una sonda a distanza. Abbiamo quindi imparato - ha sottolineato - a lavorare con la cometa: studiare la sua massa, la sua traiettoria e la sua distanza».
«Il momento più emozionante di tutti questi anni - ha ammesso - è stato indubbiamente quando, il 13 giugno 2015, Philae è uscito dallo stato di ibernazione dopo sette mesi di silenzio e ripetuti tentativi di comunicare da parte dell'Orbiter Rosetta. E' stato - ha spiegato commosso - come segnare un goal in una finale di Champion League. Infatti, se ciò non fosse accaduto si rischiava di mandare in frantumi anni e anni di ricerca e studio. Rosetta è stato il sogno concreto di una vita, quello che vogliamo con tutto il cuore si realizzi quando si è ancora bambini - ha concluso - e si immagina di diventare astronauti».
Per il grande successo della missione, Andrea Accomazzo è stato proclamato scienziato dell'anno 2014 dalla rivista Nature.