Cronaca
Disastro ferroviario, vertice in Procura a Trani
Costituito pool di magistrati per le indagini
Trani - mercoledì 13 luglio 2016
13.48
È iniziato a mezzogiorno il vertice convocato dal procuratore facente funzioni, Francesco Giannella, con inquirenti e magistrati per fare il punto delle indagini sul disastro ferroviario sull'Andria-Corato. Dopo un breve incontro con i funzionari di polizia (tra gli altri il dirigente della Polfer, Giovanni Conticchio, e quello del commissariato di Andria, Gianpaolo Patruno), Giannella sta incontrando i sostituti procuratori Simona Merra (per ora titolare del fascicolo d'inchiesta), Michele Ruggiero, Silvia Curione, Luigi Scimè, Antonio Savasta e Alessio Marangelli. È possibile che nel pool di indagini entro a far parte qualcuno dei pm convocati questa mattina.
«È stato recuperato materiale cartaceo e informatico, insieme ai filmati delle telecamere nelle stazioni di Andria e Corato. E ora sarà analizzato con le due scatole nere dei treni». Lo ha riferito il dirigente della Polfer di Bari, Giancarlo Conticchio, che porta avanti le indagini sul disastro ferroviario avvenuto ieri sull'Andria-Corato. Il funzionario ha confermato che uno dei due treni non doveva essere sulla linea ferroviaria. «Ma al momento preferisco non dire quale», ha concluso.
AGGIORNAMENTO - Il procuratore Giannella ha confermato la costituzione di un pool di magistrati ad hoc per indagare e confermato che le due scatole nere recuperate dai treni potrebbero essere utili per ricostruire quanto accaduto. «Ma c'è bisogno - ha detto - di ricostruire le normative e di capire se le regole siano state rispettate, si tratta di un lavoro molto complesso». Al momento non è stata iscritta alcuna persona nel registro degli indagati. Le ipotesi sono di omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario.
Il POOL - Sull'inchiesta sono al lavoro, da oggi, cinque magistrati più un sesto in qualità di coordinatore. Il loro compito sarà quello di accertare tre aspetti: la dinamica dello scontro, eventuali responsabilità nella vicenda e il mancato ammodernamento della linea ferroviaria, che al momento è doppio binario solo tra Bari e Ruvo di Puglia. Per questo ultimo aspetto le indagini sono state delegate al nucleo di Polizia tributaria della guardia di finanza di Bari.
«È stato recuperato materiale cartaceo e informatico, insieme ai filmati delle telecamere nelle stazioni di Andria e Corato. E ora sarà analizzato con le due scatole nere dei treni». Lo ha riferito il dirigente della Polfer di Bari, Giancarlo Conticchio, che porta avanti le indagini sul disastro ferroviario avvenuto ieri sull'Andria-Corato. Il funzionario ha confermato che uno dei due treni non doveva essere sulla linea ferroviaria. «Ma al momento preferisco non dire quale», ha concluso.
AGGIORNAMENTO - Il procuratore Giannella ha confermato la costituzione di un pool di magistrati ad hoc per indagare e confermato che le due scatole nere recuperate dai treni potrebbero essere utili per ricostruire quanto accaduto. «Ma c'è bisogno - ha detto - di ricostruire le normative e di capire se le regole siano state rispettate, si tratta di un lavoro molto complesso». Al momento non è stata iscritta alcuna persona nel registro degli indagati. Le ipotesi sono di omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario.
Il POOL - Sull'inchiesta sono al lavoro, da oggi, cinque magistrati più un sesto in qualità di coordinatore. Il loro compito sarà quello di accertare tre aspetti: la dinamica dello scontro, eventuali responsabilità nella vicenda e il mancato ammodernamento della linea ferroviaria, che al momento è doppio binario solo tra Bari e Ruvo di Puglia. Per questo ultimo aspetto le indagini sono state delegate al nucleo di Polizia tributaria della guardia di finanza di Bari.