Vita di città
Sicurezza in ospedale inesistente: il resoconto di una passeggiata notturna
Dai laboratori ai quadri elettrici, fino alle sedie a rotelle: tutto accessibile
Trani - martedì 3 giugno 2014
10.51
Ricevuta la segnalazione, siamo rimasti increduli e abbiamo voluto verificare con i nostri occhi. Quello che segue è il resoconto di una "passeggiata" all'interno dell'ospedale di Trani, San Nicola Pellegrino, svoltasi indisturbata ieri sera intorno alle 21.00. Sappiamo che quanto stiamo per raccontare potrebbe mettere ulteriormente a rischio l'intera struttura, ma speriamo anche che questa storia possa trovare riscontro immediato da chi ha competenza.
Nessuno incontrato sul nostro cammino, qualsiasi luogo accessibile a chiunque (come dimostrano le foto sottostanti). Innanzitutto, l'ingresso: per chi volesse introdursi nel nosocomio cittadino inosservato, non c'è differenza tra entrata principale e entrate secondarie. Il nostro giro, tuttavia ha inizio dalla rampa pochi metri a destra dall'ingresso canonico (per intenderci, quella affianco al vecchio pronto soccorso), per introdursi indisturbati all'interno dalla struttura. Lì sarà possibile, con poco sforzo, superare le fatiscenti porte degli archivi e accedere a centinaia di dati privati. Sempre al piano interrato, si staglierà la porta della farmacia: chiusa, ma quanto protetta? Non curanti della risposta, il tour continua ai piani superiori, dove poter disporre, a proprio piacimento, di quadri elettrici (pensati per essere tenuti sottochiave eppure così non è) e di sedie a rotelle e simili (vedi foto). Le porte dei vari reparti risultano ben chiuse, ma alcune di queste non "mostreranno" una grande resistenza prima di essere aperte.
Girovagando per i corridoi, si potrebbe pensare di arrivare al tetto: porta chiusa ma completamente abbandonata. Per chi invece dovesse avere interessi al piano terra potranno compiersi scoperte molto interessanti: un laboratorio a completa disposizione di chiunque, con computer già accesi e pronti all'utilizzo. Avete un ritardo nella consegna dei risultati delle analisi? Qui potete elaborarli da soli. Una volta sbrigate le proprie pratiche, potrete utilizzare finalmente l'ingresso principale per uscire. Solo allora, in extremis, sarete fermati e vi sarà rivolta la parola: nessun controllo, sia chiaro, ma il parcheggiatore "abusivo" di turno cercherà, in nome di una immotivata fratellanza universale, di spillarvi qualche centesimo.
Lasciamo ai lettori le conclusioni del caso. Queste righe ci auguriamo siano un invito, per i vertici Asl Bat, a porre fine a questa situazione. In maniera tempestiva. Prima che lo stesso giro che abbiamo fatto noi in maniera civile possa essere fatto da qualche "incivile". È obiettivamente inconcepibile che un ospedale pubblico abbia standard di sicurezza così bassi. Potrebbe, ad oggi, succedere di tutto fra quelle mura.
Nessuno incontrato sul nostro cammino, qualsiasi luogo accessibile a chiunque (come dimostrano le foto sottostanti). Innanzitutto, l'ingresso: per chi volesse introdursi nel nosocomio cittadino inosservato, non c'è differenza tra entrata principale e entrate secondarie. Il nostro giro, tuttavia ha inizio dalla rampa pochi metri a destra dall'ingresso canonico (per intenderci, quella affianco al vecchio pronto soccorso), per introdursi indisturbati all'interno dalla struttura. Lì sarà possibile, con poco sforzo, superare le fatiscenti porte degli archivi e accedere a centinaia di dati privati. Sempre al piano interrato, si staglierà la porta della farmacia: chiusa, ma quanto protetta? Non curanti della risposta, il tour continua ai piani superiori, dove poter disporre, a proprio piacimento, di quadri elettrici (pensati per essere tenuti sottochiave eppure così non è) e di sedie a rotelle e simili (vedi foto). Le porte dei vari reparti risultano ben chiuse, ma alcune di queste non "mostreranno" una grande resistenza prima di essere aperte.
Girovagando per i corridoi, si potrebbe pensare di arrivare al tetto: porta chiusa ma completamente abbandonata. Per chi invece dovesse avere interessi al piano terra potranno compiersi scoperte molto interessanti: un laboratorio a completa disposizione di chiunque, con computer già accesi e pronti all'utilizzo. Avete un ritardo nella consegna dei risultati delle analisi? Qui potete elaborarli da soli. Una volta sbrigate le proprie pratiche, potrete utilizzare finalmente l'ingresso principale per uscire. Solo allora, in extremis, sarete fermati e vi sarà rivolta la parola: nessun controllo, sia chiaro, ma il parcheggiatore "abusivo" di turno cercherà, in nome di una immotivata fratellanza universale, di spillarvi qualche centesimo.
Lasciamo ai lettori le conclusioni del caso. Queste righe ci auguriamo siano un invito, per i vertici Asl Bat, a porre fine a questa situazione. In maniera tempestiva. Prima che lo stesso giro che abbiamo fatto noi in maniera civile possa essere fatto da qualche "incivile". È obiettivamente inconcepibile che un ospedale pubblico abbia standard di sicurezza così bassi. Potrebbe, ad oggi, succedere di tutto fra quelle mura.