Cronaca
Ospedale, sicurezza zero: ennesima passeggiata notturna
A una settimana dal furto, il nosocomio rimane accessibile a qualsiasi ora
Trani - mercoledì 20 maggio 2015
7.24
Piccola premessa: per scelta editoriale, non sarà pubblicata gran parte del materiale audio e video in nostro possesso. Questo per evitare di favorire, eventualmente, con la nostra documentazione, qualsivoglia speculazione politica in questi ultimi dieci giorni di campagna elettorale. Tutto quello che andremo a raccontare sarà pienamente testimoniato alla fine del dibattito sulle Amministrative e le Regionali, ovvero dopo il voto del 31 maggio.
Non è bastato, evidentemente, il furto di una settimana fa per stringere le fila della sicurezza presso l'ospedale di Trani. Ancora una volta, a distanza di un anno dal precedente esperimento, è stato possibile "passeggiare" liberamente per tutto l'edificio, senza che alcun limite venisse posto alla spedizione che, per fortuna, nessuno scopo aveva se non quello di informare. Anche questa volta, per l'ingresso, c'è stato l'imbarazzo della scelta: abbiamo optato per la porta della guardia medica, ma avremmo potuto scegliere quella del pronto soccorso, quella principale o vie secondarie come le uscite d'emergenza, tutte (o quasi) apribili senza la minima difficoltà.
Nuovamente ci è stato possibile raggiungere ed entrare indisturbati nel laboratorio di analisi, nei locali antistanti la farmacia, in interi reparti vuoti e abbandonati (dove riposa solamente un sacco di materiale nuovo ed inutilizzato). Siamo riusciti ad accedere persino nel reparto di Medicina Generale, dove, nonostante le voci, avremmo potuto fare man bassa di medicinali, materiale medico e quant'altro. Abbiamo avuto la possibilità di accedere a cabine elettriche, al consultorio (luogo pienamente isolato, anche acusticamente) e al materiale edile utilizzato per i continui lavori di "ammodernamento". Non è stato difficile notare come la sistemazione dei vari reparti segua logiche tutte proprie, anche alla luce dei prossimi spostamenti, che porteranno le stanze del personale del 118 ben lontane dall'uscita e da un istantaneo "pronto intervento".
Ancora una volta ci si augura che questa situazione sia quanto più possibile vicina a finire: il libero accesso alla struttura sta già portando, in alcuni punti, a gravi emergenze di tipo igienico-sanitario. Ma questo lo racconteremo a tempo debito, nel frattempo rinnoviamo l'invito alla dirigenza dell'Asl Bat ad intervenire in maniera tempestiva. L'ultima volta si è trattato di un monitor e di una tastiera. Al prossimo giro, la "spesa ospedaliera" potrebbe essere decisamente più ricca.
Vincenzo Membola
Antonio Quinto
Non è bastato, evidentemente, il furto di una settimana fa per stringere le fila della sicurezza presso l'ospedale di Trani. Ancora una volta, a distanza di un anno dal precedente esperimento, è stato possibile "passeggiare" liberamente per tutto l'edificio, senza che alcun limite venisse posto alla spedizione che, per fortuna, nessuno scopo aveva se non quello di informare. Anche questa volta, per l'ingresso, c'è stato l'imbarazzo della scelta: abbiamo optato per la porta della guardia medica, ma avremmo potuto scegliere quella del pronto soccorso, quella principale o vie secondarie come le uscite d'emergenza, tutte (o quasi) apribili senza la minima difficoltà.
Nuovamente ci è stato possibile raggiungere ed entrare indisturbati nel laboratorio di analisi, nei locali antistanti la farmacia, in interi reparti vuoti e abbandonati (dove riposa solamente un sacco di materiale nuovo ed inutilizzato). Siamo riusciti ad accedere persino nel reparto di Medicina Generale, dove, nonostante le voci, avremmo potuto fare man bassa di medicinali, materiale medico e quant'altro. Abbiamo avuto la possibilità di accedere a cabine elettriche, al consultorio (luogo pienamente isolato, anche acusticamente) e al materiale edile utilizzato per i continui lavori di "ammodernamento". Non è stato difficile notare come la sistemazione dei vari reparti segua logiche tutte proprie, anche alla luce dei prossimi spostamenti, che porteranno le stanze del personale del 118 ben lontane dall'uscita e da un istantaneo "pronto intervento".
Ancora una volta ci si augura che questa situazione sia quanto più possibile vicina a finire: il libero accesso alla struttura sta già portando, in alcuni punti, a gravi emergenze di tipo igienico-sanitario. Ma questo lo racconteremo a tempo debito, nel frattempo rinnoviamo l'invito alla dirigenza dell'Asl Bat ad intervenire in maniera tempestiva. L'ultima volta si è trattato di un monitor e di una tastiera. Al prossimo giro, la "spesa ospedaliera" potrebbe essere decisamente più ricca.
Vincenzo Membola
Antonio Quinto