Cronaca
Scandalo derivati, sul registro degli indagati 15 tra banchieri e manager
Inchiesta della Procura di Trani. Truffa aggravata: è bufera nel mondo delle banche
Italia - domenica 19 gennaio 2014
Il sostituto procuratore della Repubblica di Trani Michele Ruggiero ha notificato l'avviso di chiusura inchiesta per i reati, a vario titolo, di truffa pluriaggravata e continuata e di concorso in abusivismo finanziario continuato a 15 responsabili di Banca Intesa Spa e della controllata Banca Caboto Spa tra il 2004 ed il 2008. L'indagine riguarda i prodotti finanziari "Interest Rate Swap" (IRS) che sarebbero stati piazzati in modo truffaldino a danno di un imprenditore barlettano che aveva chiesto un mutuo per la sua attività.
Alla luce delle risultanze investigative della Guardia di Finanza gli swap (costituiti da contratti o titoli il cui prezzo è basato sul valore di mercato di altri beni) sarebbero stati molto gravosi. Avrebbero avuto natura "speculativa, cioè di vere e proprie scommesse sui tassi, sempre sbilanciata in favore della Banca". Sulla carta avrebbero dovuto tutelare l'imprenditore dalle pericolose fluttuazioni degli interessi passivi ed invece sarebbero stati vantaggiosi solo per l'istituto di credito che avrebbe avuto un forte interesse a che venissero sottoscritti quei prodotti finanziari.
Tra gli indagati spicca il nome di Corrado Passera, manager, banchiere e ministro del Governo Monti. Con lui altri personaggi di livello nazionale dei 2 istituti: Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di Amministrazione e presidente del Consiglio di Sorveglianza di Banca Intesa; Giampio Bracchi, vice presidente del CdA e membro del comitato esecutivo dell'Istituto; Enrico Salza, presidente del Consiglio di Gestione Intesa; Tonielli Nardozzi, presidente del CdA di Banca Caboto; Giovanni Gorno Tempini, amministratore delegato e direttore generale della Caboto; l'omologo Andrea Munari; Massimo Arrighetti, responsabile Divisione Rete di Banca Intesa e consigliere del CdA di Banca Caboto; Fabio Bolognini, responsabile Direzione Marketing Imprese della Divisione Rete Banca Intesa; Carlo Boselli, responsabile della Direzione Imprese; Matteo Farina, responsabile dell'ufficio Financial Risk Management; Giulio Sartirana, responsabile unità di Corporate Sales Banca Caboto.
Le altre 3 persone sott'inchiesta sono: Giovanni Civico, Vincenzo Petrarulo e Salvatore Civita, rispettivamente direttore, gestore, e specialista in derivati della filiale di Barletta del Centro Imprese Banca Intesa. L'indagine del pm Ruggiero prese le mosse dall'esposto dell'imprenditore barlettano Ruggiero Di Vece, amministratore della Sas Euroalluminio, che denunciò i presunti illeciti meccanismi di alcuni prodotti finanziari che aveva sottoscritto nella filiale di Barletta di Banca Intesa Mediocredito. La Procura di Trani conta altre indagini, condotte anche da altri pubblici ministeri, sui meccanismi truffaldini che si anniderebbero nei contratti derivati piazzati dalle banche.
Alla luce delle risultanze investigative della Guardia di Finanza gli swap (costituiti da contratti o titoli il cui prezzo è basato sul valore di mercato di altri beni) sarebbero stati molto gravosi. Avrebbero avuto natura "speculativa, cioè di vere e proprie scommesse sui tassi, sempre sbilanciata in favore della Banca". Sulla carta avrebbero dovuto tutelare l'imprenditore dalle pericolose fluttuazioni degli interessi passivi ed invece sarebbero stati vantaggiosi solo per l'istituto di credito che avrebbe avuto un forte interesse a che venissero sottoscritti quei prodotti finanziari.
Tra gli indagati spicca il nome di Corrado Passera, manager, banchiere e ministro del Governo Monti. Con lui altri personaggi di livello nazionale dei 2 istituti: Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di Amministrazione e presidente del Consiglio di Sorveglianza di Banca Intesa; Giampio Bracchi, vice presidente del CdA e membro del comitato esecutivo dell'Istituto; Enrico Salza, presidente del Consiglio di Gestione Intesa; Tonielli Nardozzi, presidente del CdA di Banca Caboto; Giovanni Gorno Tempini, amministratore delegato e direttore generale della Caboto; l'omologo Andrea Munari; Massimo Arrighetti, responsabile Divisione Rete di Banca Intesa e consigliere del CdA di Banca Caboto; Fabio Bolognini, responsabile Direzione Marketing Imprese della Divisione Rete Banca Intesa; Carlo Boselli, responsabile della Direzione Imprese; Matteo Farina, responsabile dell'ufficio Financial Risk Management; Giulio Sartirana, responsabile unità di Corporate Sales Banca Caboto.
Le altre 3 persone sott'inchiesta sono: Giovanni Civico, Vincenzo Petrarulo e Salvatore Civita, rispettivamente direttore, gestore, e specialista in derivati della filiale di Barletta del Centro Imprese Banca Intesa. L'indagine del pm Ruggiero prese le mosse dall'esposto dell'imprenditore barlettano Ruggiero Di Vece, amministratore della Sas Euroalluminio, che denunciò i presunti illeciti meccanismi di alcuni prodotti finanziari che aveva sottoscritto nella filiale di Barletta di Banca Intesa Mediocredito. La Procura di Trani conta altre indagini, condotte anche da altri pubblici ministeri, sui meccanismi truffaldini che si anniderebbero nei contratti derivati piazzati dalle banche.