Scuola e Lavoro
Scuola dell'infanzia “Nicola Fabiano”: 150 bambini al freddo
Ad un passo dalla primavera, il Comune non intende intervenire: "Non ci sono soldi"
Trani - martedì 17 marzo 2015
7.17
"Ma che freddo fa" di Nada potrebbe essere la colonna sonora perfetta per questa notizia. Dallo scorso martedì 10 marzo, 150 bambini sono al freddo e non mentre giocano in piazza o per le vie della città, ma proprio lì dove dovrebbero essere tutelati sotto ogni punto di vista, a scuola.
Docenti e personale della scuola dell'infanzia "Nicola Fabiano", infatti, lavorano con i cappotti. Una situazione insostenibile soprattutto per le tre classi che restano nell'istituto fino alle 16. Un problema questo che non è nato solo una settimana fa. Poco prima di Natale, infatti, l'impianto di riscaldamento era stato riparato e alcuni tubi sostituiti e ora, a distanza di pochissimi mesi, sembrerebbe che gli stessi tubi proprio di questo stesso impianto siano nuovamente danneggiati, anche se ancora non sono stati effettuati gli adeguati controlli di accertamento. In caso di pioggia, inoltre, le infiltrazioni sembrano ormai essere di casa. Sui muri sono ancora visibili i segni dell'ultima abbondante precipitazione.
Con l'arrivo della primavera, l'impianto verrà spento, tra due settimane circa per legge, e così il Comune non ritiene necessario un immediato intervento di riparazione. Ai genitori infuriati che si sono recati a Palazzo di Città per chiedere spiegazioni e sollecitare i lavori, per tutelare la salute dei propri bambini, la risposta è stata che "non ci sono soldi". A questo punto non è da escludere che la situazione resti inalterata, con il rischio che si ripeta quanto già accaduto quest'anno e cioè che si effettui un intervento di "emergenza" solo nel corso del prossimo anno scolastico quando la stagione invernale sarà già iniziata. Intanto i genitori, stanchi, si chiedono come mai queste cose capitino sempre nelle scuole e mai in comune.
Docenti e personale della scuola dell'infanzia "Nicola Fabiano", infatti, lavorano con i cappotti. Una situazione insostenibile soprattutto per le tre classi che restano nell'istituto fino alle 16. Un problema questo che non è nato solo una settimana fa. Poco prima di Natale, infatti, l'impianto di riscaldamento era stato riparato e alcuni tubi sostituiti e ora, a distanza di pochissimi mesi, sembrerebbe che gli stessi tubi proprio di questo stesso impianto siano nuovamente danneggiati, anche se ancora non sono stati effettuati gli adeguati controlli di accertamento. In caso di pioggia, inoltre, le infiltrazioni sembrano ormai essere di casa. Sui muri sono ancora visibili i segni dell'ultima abbondante precipitazione.
Con l'arrivo della primavera, l'impianto verrà spento, tra due settimane circa per legge, e così il Comune non ritiene necessario un immediato intervento di riparazione. Ai genitori infuriati che si sono recati a Palazzo di Città per chiedere spiegazioni e sollecitare i lavori, per tutelare la salute dei propri bambini, la risposta è stata che "non ci sono soldi". A questo punto non è da escludere che la situazione resti inalterata, con il rischio che si ripeta quanto già accaduto quest'anno e cioè che si effettui un intervento di "emergenza" solo nel corso del prossimo anno scolastico quando la stagione invernale sarà già iniziata. Intanto i genitori, stanchi, si chiedono come mai queste cose capitino sempre nelle scuole e mai in comune.