Presentato a Bari in Regione il festival "Stone landscapes"
Assessore Lucia De Mari: "Per Trani, città della pietra, un atto dovuto partecipare a questo festival"
mercoledì 1 marzo 2023
13.51
Dopo Trani, è stato presentato a Bari in Regione il festival "Stone landscapes. New stories for mediterranean quarries" è uno dei progetti vincitori della seconda edizione di Festival Architettura, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per sostenere, promuovere e valorizzare l'architettura contemporanea italiana attraverso manifestazioni culturali destinate a un pubblico esteso.
L'idea progettuale proposta da Ecomuseo della Pietra di Cursi insieme al Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, con il supporto di Politecnico di Bari, Comuni di Apricena, Cursi e Trani e un partenariato che vede coinvolti, tra gli altri, ordini professionali, università, associazioni e imprese, si propone di promuovere una riflessione profonda e articolata sui caratteri identitari e sulle chance di valorizzazione dei territori delle cave di pietra pugliesi. La Regione Puglia, per la grande varietà dei suoi Paesaggi di Cava può, infatti, considerarsi come straordinario laboratorio di sperimentazione delle pratiche di risarcimento, cura e messa in valore dei 'Paesaggi Mediterranei di Cava'.
"Come Regione Puglia orgogliosi di aver promosso insieme all'Ecomuseo della pietra di Cursi e di aver cofinanziato questo progetto, particolarmente importante per valorizzare i territori delle cave di pietra pugliesi. – ha dichiarato Grazia Di Bari, Consigliera Delegata alla Cultura per la Regione Puglia - Il festival analizzerà le potenzialità dei Paesaggi di Cava, non solo da un punto di vista architettonico, ma anche per quello che riguarda il loro valore sociale. Sarà un momento di confronto perché una visione del Paesaggio e dell'architettura in pietra passa necessariamente attraverso il coinvolgimento delle comunità. Valorizzare le cave è fondamentale anche per il contesto che le circonda e permetterà di creare nuovi posti di lavoro. Come ribadiamo sempre la cultura non è un concetto aleatorio, ma valorizzare le nostre peculiarità permette di creare nuove opportunità per i territori".
Il progetto del festival si svilupperà, quindi, lungo tre direttrici principali: promuovere un approfondimento critico delle problematiche paesaggistiche, ma anche culturali, economiche e sociali, legate ai territori delle cave e alle loro possibilità di recupero; promuovere una riflessione critica sulla prassi del progetto di architettura contemporanea in pietra; cogliere l'aspetto sociale, quello della cava come specchio di una trasformazione dell'assetto produttivo del nostro paese, che ha visto la progressiva sostituzione dei vecchi 'cavamonti', scalpellini e paritari con la nuova forza lavoro dei migranti.
Il festival si svolgerà tra Cursi, Trani e Apricena, coinvolgendo anche i comuni di Canosa e Parabita, tra il 15 e il 30 aprile 2023. I tre ambiti geografici di Cursi, Trani e Apricena, significativi nell'economia estrattiva regionale, sono infatti rappresentativi delle relazioni che le cave stabiliscono con il Paesaggio Pugliese (in questi casi la geografia fisica dell'altopiano Salentino, delle Murge e del Gargano) in ragione delle differenziate caratteristiche del suo sostrato orografico.
I territori coinvolti saranno interessati da un ricco programma di attività: workshop, diretti dal Politecnico di Bari, che coinvolgeranno in maniera attiva gruppi di giovani progettisti su una selezione di temi, lectio magistralis realizzate da importanti voci del panorama nazionale e internazionale, incontri tematici, seminari e mostre.
Passeggiate culturali, mostre decentrate, rappresentazioni teatrali e musicali nei luoghi delle cave andranno poi ad arricchire il già fitto programma di eventi, captando un pubblico di non soli addetti ai lavori e diffondendo ampiamente la sensibilità alle tematiche del Festival.
Parte fondante della proposta progettuale sarà la sezione legata all'internazionalizzazione del Festival Stone Landscapes, attraverso il coinvolgimento nel partenariato di importanti enti di ricerca di alcuni Paesi del Mediterraneo (Escula Tecnica Superior de Arquitectura dell'Università di Valladolid e di Granada, Facoltà di Architettura dell'Università del Montenegro e Politecnico di Tirana). Saranno questi enti ad ospitare una mostra itinerante e quattro convegni tematici legati a temi di stretta attualità territoriale, confronto e scoperta di buone pratiche.
Alla presentazione in Regione era presente anche Lucia de Mari, assessore al marketing e promozione territoriale della Città di Trani: "La partecipazione attiva di Trani in questo progetto è un atto dovuto. Da sempre siamo la città della pietra, con connotazioni non solo storiche e architettoniche (si pensi alla luce della pietra della Cattedrale e del castello e di tutto il borgo antico) ma anche economiche ed ambientali. L'evento non poteva che avere Trani fra i Comuni protagonisti, richiamando intorno al tema non solo lo specifico comparto ma l'intera comunità, attraverso il passato, guardando al futuro".
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L'idea progettuale proposta da Ecomuseo della Pietra di Cursi insieme al Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, con il supporto di Politecnico di Bari, Comuni di Apricena, Cursi e Trani e un partenariato che vede coinvolti, tra gli altri, ordini professionali, università, associazioni e imprese, si propone di promuovere una riflessione profonda e articolata sui caratteri identitari e sulle chance di valorizzazione dei territori delle cave di pietra pugliesi. La Regione Puglia, per la grande varietà dei suoi Paesaggi di Cava può, infatti, considerarsi come straordinario laboratorio di sperimentazione delle pratiche di risarcimento, cura e messa in valore dei 'Paesaggi Mediterranei di Cava'.
"Come Regione Puglia orgogliosi di aver promosso insieme all'Ecomuseo della pietra di Cursi e di aver cofinanziato questo progetto, particolarmente importante per valorizzare i territori delle cave di pietra pugliesi. – ha dichiarato Grazia Di Bari, Consigliera Delegata alla Cultura per la Regione Puglia - Il festival analizzerà le potenzialità dei Paesaggi di Cava, non solo da un punto di vista architettonico, ma anche per quello che riguarda il loro valore sociale. Sarà un momento di confronto perché una visione del Paesaggio e dell'architettura in pietra passa necessariamente attraverso il coinvolgimento delle comunità. Valorizzare le cave è fondamentale anche per il contesto che le circonda e permetterà di creare nuovi posti di lavoro. Come ribadiamo sempre la cultura non è un concetto aleatorio, ma valorizzare le nostre peculiarità permette di creare nuove opportunità per i territori".
Il progetto del festival si svilupperà, quindi, lungo tre direttrici principali: promuovere un approfondimento critico delle problematiche paesaggistiche, ma anche culturali, economiche e sociali, legate ai territori delle cave e alle loro possibilità di recupero; promuovere una riflessione critica sulla prassi del progetto di architettura contemporanea in pietra; cogliere l'aspetto sociale, quello della cava come specchio di una trasformazione dell'assetto produttivo del nostro paese, che ha visto la progressiva sostituzione dei vecchi 'cavamonti', scalpellini e paritari con la nuova forza lavoro dei migranti.
Il festival si svolgerà tra Cursi, Trani e Apricena, coinvolgendo anche i comuni di Canosa e Parabita, tra il 15 e il 30 aprile 2023. I tre ambiti geografici di Cursi, Trani e Apricena, significativi nell'economia estrattiva regionale, sono infatti rappresentativi delle relazioni che le cave stabiliscono con il Paesaggio Pugliese (in questi casi la geografia fisica dell'altopiano Salentino, delle Murge e del Gargano) in ragione delle differenziate caratteristiche del suo sostrato orografico.
I territori coinvolti saranno interessati da un ricco programma di attività: workshop, diretti dal Politecnico di Bari, che coinvolgeranno in maniera attiva gruppi di giovani progettisti su una selezione di temi, lectio magistralis realizzate da importanti voci del panorama nazionale e internazionale, incontri tematici, seminari e mostre.
Passeggiate culturali, mostre decentrate, rappresentazioni teatrali e musicali nei luoghi delle cave andranno poi ad arricchire il già fitto programma di eventi, captando un pubblico di non soli addetti ai lavori e diffondendo ampiamente la sensibilità alle tematiche del Festival.
Parte fondante della proposta progettuale sarà la sezione legata all'internazionalizzazione del Festival Stone Landscapes, attraverso il coinvolgimento nel partenariato di importanti enti di ricerca di alcuni Paesi del Mediterraneo (Escula Tecnica Superior de Arquitectura dell'Università di Valladolid e di Granada, Facoltà di Architettura dell'Università del Montenegro e Politecnico di Tirana). Saranno questi enti ad ospitare una mostra itinerante e quattro convegni tematici legati a temi di stretta attualità territoriale, confronto e scoperta di buone pratiche.
Alla presentazione in Regione era presente anche Lucia de Mari, assessore al marketing e promozione territoriale della Città di Trani: "La partecipazione attiva di Trani in questo progetto è un atto dovuto. Da sempre siamo la città della pietra, con connotazioni non solo storiche e architettoniche (si pensi alla luce della pietra della Cattedrale e del castello e di tutto il borgo antico) ma anche economiche ed ambientali. L'evento non poteva che avere Trani fra i Comuni protagonisti, richiamando intorno al tema non solo lo specifico comparto ma l'intera comunità, attraverso il passato, guardando al futuro".
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