"1063 Ordinamenta Maris": se ne parla sabato 13 con il Club per l'Unesco di Trani
Un importante evento dedicato allo studio, alla conoscenza, all'approfondimento delle prime leggi scritte sul mare redatte a Trani
martedì 9 gennaio 2024
11.28
Interverrà anche la presidente della Federazione Italiana Club per l'Unesco, Teresa Gualtieri, al convegno dedicato a quelle che sono considerate le prime leggi scritte della storia dedicate al mare: "1063 Ordinamenta Maris" sabato 13 gennaio, alle ore 17:30 in Biblioteca Comunale, costituirà infatti un momento di prezioso approfondimento e di conoscenza degli Statuti Marittimi, redatte a Trani quasi un millennio fa.
Un evento fortemente voluto dal club per l'Unesco di Trani - impegnato nella tutela della memoria storica della Città - e che, moderato dalla presidente Savy di Lernia, vedrà come illustri relatori il professor Andrea Lovato, ordinario di diritto romano e direttore del dipartimento di giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bari ( "Gli Statuti Marittimi: profili e problemi); il professor Francesco Mastroberti, ordinario di storia medievale e moderna nel dipartimento di giurisprudenza della stessa università: ("Gli Statuti Marittimi di Trani e il diritto comune nel Mare Mediterraneo").
"1063 Ordinamenta Maris vedrà altresì la partecipazione di Patrizia Nardi, esperta in valorizzazione patrimonio culturale e candidature Unesco, della fondatrice del Lions club di Trani Ordinamenta Maris Margherita Farnelli, di Antonino Indelicato, comandante della Capitaneria di Porto di Barletta e del sindaco di Trani Amedeo Bottaro per i saluti istituzionali.
L'evento si innesca nell'ambito delle manifestazioni dedicate al "Decennio ONU dello sviluppo del Mare e delle Scienze sostenibili": il decennio mira ad aumentare la consapevolezza dell'importanza di tutte le scienze per lo sviluppo sostenibile e a contribuire attivamente, in conformità con le priorità nazionali, alla promozione di un approccio scientifico coordinato, collaborativo, fornendo ai politici analisi basate sull'evidenza e dati necessari per stabilire e attuare efficacemente le politiche in modo tale che nessuno venga lasciato indietro.
Radicato nell'Agenda 2030, questo decennio cerca di sfruttare un approccio globale più efficace e inclusivo alla sostenibilità basato sulla cooperazione sinergica di tutte le scienze e di tutte le forme di conoscenza in modo integrativo e trasformativo per informare il processo decisionale e l'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Un evento fortemente voluto dal club per l'Unesco di Trani - impegnato nella tutela della memoria storica della Città - e che, moderato dalla presidente Savy di Lernia, vedrà come illustri relatori il professor Andrea Lovato, ordinario di diritto romano e direttore del dipartimento di giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bari ( "Gli Statuti Marittimi: profili e problemi); il professor Francesco Mastroberti, ordinario di storia medievale e moderna nel dipartimento di giurisprudenza della stessa università: ("Gli Statuti Marittimi di Trani e il diritto comune nel Mare Mediterraneo").
"1063 Ordinamenta Maris vedrà altresì la partecipazione di Patrizia Nardi, esperta in valorizzazione patrimonio culturale e candidature Unesco, della fondatrice del Lions club di Trani Ordinamenta Maris Margherita Farnelli, di Antonino Indelicato, comandante della Capitaneria di Porto di Barletta e del sindaco di Trani Amedeo Bottaro per i saluti istituzionali.
L'evento si innesca nell'ambito delle manifestazioni dedicate al "Decennio ONU dello sviluppo del Mare e delle Scienze sostenibili": il decennio mira ad aumentare la consapevolezza dell'importanza di tutte le scienze per lo sviluppo sostenibile e a contribuire attivamente, in conformità con le priorità nazionali, alla promozione di un approccio scientifico coordinato, collaborativo, fornendo ai politici analisi basate sull'evidenza e dati necessari per stabilire e attuare efficacemente le politiche in modo tale che nessuno venga lasciato indietro.
Radicato nell'Agenda 2030, questo decennio cerca di sfruttare un approccio globale più efficace e inclusivo alla sostenibilità basato sulla cooperazione sinergica di tutte le scienze e di tutte le forme di conoscenza in modo integrativo e trasformativo per informare il processo decisionale e l'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile.