11 luglio magico: nel 1982 gli azzurri diventavano Campioni del Mondo
Una coincidenza che ci riporta alla memoria la festa di 39 anni fa
lunedì 12 luglio 2021
13.19
Non c'erano i maxischermi nelle piazze, le grandi televisioni a led nelle case, né tanto meno gli smartphone a consentire a chi fosse al lavoro di seguire la partita.
Ma c'erano le radioline in casi di impossibilità di una piccola TV; e il tubo catodico che anche senza alta definizione ci mostrò il valore di una squadra che con sacrificio, sofferenza, coesione straordinaria aveva sconfitto passo dopo passo le giganti del calcio mondiale.
Qualcosa che assomiglia alla ascesa della squadra che esclusa dagli scorsi mondiali è invece giunta sul tetto d'Europa sconfiggendo le favoritIssime Francia, Belgio, e Spagna oltre che un'Inghilterra arrogante e dai comportamenti antisportivi davvero deprecabili. Che bello ricordare Pertini gesticolare "non ci prendono più", l'urlo liberatorio di Tardelli, la gioia incontenibile di Paolo Rossi, l'eleganza insuperata di Gaetano Scirea solo per citarne tre, tre campioni di una squadra incisa a fuoco nel cuore delle generazioni non più giovanissime.
Tanti di noi ricordano la festa e il tripudio che furono a Trani tra la piazza della Repubblica e il piazzale di Colonna. Le Panda coi portabagagli aperti contenevano anche 4 - 5 ragazzini, le facce dipinte del tricolore, bandiere allora come ora a sventolare impazzite, persino delle apecar prestate dalla campagna cariche di tifosi in festa.
La tecnologia cambia ma la gioia che esplode e dirompe in un boato che non si placa per ore tra canti, balli, abbracci e sorrisi è sempre uguale, meravigliosamente la stessa.
All'epoca non c'erano le mascherine, ecco, e ieri sera a dire il vero forse si è stati tutti un po' imprudenti ma si spera che gioie e buon umore abbiano fatto da alleati ai vaccini e che virale sia stata solo la felicità di un risultato strepitoso.
Ma c'erano le radioline in casi di impossibilità di una piccola TV; e il tubo catodico che anche senza alta definizione ci mostrò il valore di una squadra che con sacrificio, sofferenza, coesione straordinaria aveva sconfitto passo dopo passo le giganti del calcio mondiale.
Qualcosa che assomiglia alla ascesa della squadra che esclusa dagli scorsi mondiali è invece giunta sul tetto d'Europa sconfiggendo le favoritIssime Francia, Belgio, e Spagna oltre che un'Inghilterra arrogante e dai comportamenti antisportivi davvero deprecabili. Che bello ricordare Pertini gesticolare "non ci prendono più", l'urlo liberatorio di Tardelli, la gioia incontenibile di Paolo Rossi, l'eleganza insuperata di Gaetano Scirea solo per citarne tre, tre campioni di una squadra incisa a fuoco nel cuore delle generazioni non più giovanissime.
Tanti di noi ricordano la festa e il tripudio che furono a Trani tra la piazza della Repubblica e il piazzale di Colonna. Le Panda coi portabagagli aperti contenevano anche 4 - 5 ragazzini, le facce dipinte del tricolore, bandiere allora come ora a sventolare impazzite, persino delle apecar prestate dalla campagna cariche di tifosi in festa.
La tecnologia cambia ma la gioia che esplode e dirompe in un boato che non si placa per ore tra canti, balli, abbracci e sorrisi è sempre uguale, meravigliosamente la stessa.
All'epoca non c'erano le mascherine, ecco, e ieri sera a dire il vero forse si è stati tutti un po' imprudenti ma si spera che gioie e buon umore abbiano fatto da alleati ai vaccini e che virale sia stata solo la felicità di un risultato strepitoso.