280 animali salvati dai Carabinieri: arrestato un 45enne a Trani

Trasportati in pessime condizioni su un furgone

martedì 2 giugno 2009
Sorpreso dai Carabinieri a bordo di un furgone carico di animali trasportati in pessime condizioni, ha tentato di dileguarsi. Bloccato è finito in manette. Si tratta di Abdelaziz Hallaoui, 45enne marocchino già noto alle forze dell'ordine, arrestato dai militari della Compagnia di Trani con le accuse di maltrattamento di animali, violenza minaccia e resistenza a P.U. e guida con patente falsa.

Domenica mattina una gazzella del locale Nucleo Radiomobile ha intercettato, in una via del centro, un furgone "Ford Transit" il cui conducente, alla vista della pattuglia, ha tentato di dileguarsi effettuando delle brusche manovre. Il successivo inseguimento è terminato dopo un centinaio di metri quando gli operanti hanno bloccato il mezzo sottoponendolo a controllo.



Nel corso delle operazioni, lo straniero, dopo essersi rifiutato di esibire i documenti, si è scagliato violentemente contro i militari al fine di evitare l'ispezione del carico. Bloccato al termine di una breve colluttazione è stato condotto in caserma. La perquisizione del soggetto ha permesso di rinvenire, nascosta negli slip, una patente di guida risultata falsa, mentre l'ispezione nel furgone ha consentito di trovare, stivati nel peggiore dei modi, numerosi animali di piccola taglia, in pessime condizioni di trasporto e igienico-sanitarie, senza acqua né cibo. Molti di essi, purtroppo, erano già morti, mentre altri, fortunatamente ancora vivi, sono stati provvidenzialmente sottratti ad un analogo destino.



Tra gli animali ancora in vita vi erano 27 pappagalli di cui 24 "cocorite" e 3 "inseparabili", 3 canarini, 4 scoiattoli, 27 tartarughe, 4 iguane, 8 diamantini, 40 pesci rossi, 10 coniglietti, 90 papere e 70 pulcini.



Quelli che non ce l'hanno fatta invece sono 80 pulcini, 62 papere, 1 coniglio e 140 pesci rossi. Alcune carcasse risultavano in parte già mangiate. Le bestiole superstiti, dopo essere state visitate da personale medico della ASL, sono state affidate in custodia ad una idonea azienda tranese mentre lo straniero è stato associato presso la casa circondariale di Trani.