3 febbraio 1921 - 3 febbraio 2021: primo centenario della nascita di Benedetto Ronchi

L'omaggio ed il ricordo di Mario Schiralli

mercoledì 3 febbraio 2021 7.23
Il 3 febbraio, ricorre il primo centenario della nascita di Benedetto Ronchi. Sento il dovere, in questa sede, di ricordare l'Illustre Maestro ed Amico per la sua spiccata personalità, dedizione e il tanto duro lavoro che Egli da Direttore, riversò nella Biblioteca "Bovio", trasformandola da disordinato deposito di libri, in una biblioteca efficiente, moderna, funzionale, ma soprattutto polo di attrazione per tanti studiosi e tanti giovani.

Incontrai, professionalmente, il Dott. Benedetto Ronchi il primo febbraio 1965, allorquando non ancora ventitreenne, misi piede per la prima volta da impiegato in Biblioteca, allora in Piazza Longobardi, nell'ex palazzo Palagano, parte destra del meglio conosciuto palazzo Vischi.

Mi accolse con fare paterno annullando immediatamente il mio comprensibile stato di disagio.

Ancora oggi gli riconosco il grandissimo merito di avermi condotto per mano nei tanti meandri che caratterizzano una biblioteca, fino a farmi assaporare l'intima soddisfazione che si prova quando si è portato a termine gli studi su un determinato argomento e si ottiene il risultato di aver "scoperto" e appreso particolari inediti.

L'esperienza più gratificante a fianco del Dott. Ronchi (per me è stato e sarà sempre il "dottor Ronchi" per quel senso di deferente rispetto che gli ho sempre portato in vita, affascinato dalla sua cultura e grandezza d'animo, e che conservo integro nel suo ricordo, nonostante più volte mi abbia invitato ad abbattere la barriera del titolo in virtù della reciproca, sincera amicizia che mi legava a lui e mi lega ancora alla sua famiglia) è stata quella di redigere con lui il volume "Ottanta anni di storia dell'Amet", mentre ringrazierò sempre Franco e Annamaria della fiducia mostratami permettendomi di completare la "Guida di Trani", opera iniziata dal loro illustre Genitore e rimasta incompleta per via della prematura scomparsa.

Benedetto Ronchi ha sempre lavorato in silenzio, schivo com'era degli onori che pure la sua cultura e le sue opere gli avrebbero fondatamente potuto procurare in misura ancora maggiore a quelli attribuitigli.

Non era geloso del suo sapere. Anzi era prodigo con tutti di utili suggerimenti, di indicazioni, di insegnamenti. Ed io sono tra quei fortunati che hanno potuto imparare da Lui.
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La foto del 1975 ritrae il Dott. Ronchi durante la presentazione nel salone della Biblioteca, del volume "Scritti in onore di Mons. Giuseppe Carata" pensato,voluto e redatto da lui. Con Ronchi il sindaco Dott. Sabino Loiodice, Mons.Carata e il prof. De Robertis