A Brescia una mostra dedicata a Vincenzo Romanelli, artista vissuto a Trani
Un inno alla vita e alla voglia di vivere di un uomo che, anche in tarda età, ha continuato a fare progetti, ad imparare, ad innovarsi
martedì 18 ottobre 2022
9.32
Il 22 ottobre 2022 ricorre il centenario della nascita di Vincenzo Romanelli, artista bresciano che ha trascorso gran parte della sua vita a Trani. Per l'occasione, si inaugura a Brescia la mostra "Vincenzo Romanelli 22.10.22".
"Questa mostra dei cento anni – scrivono i familiari nel catalogo - non vuol essere commemorativa di un artista che non c'è più. Vuol essere anzi un inno alla vita e alla voglia di vivere di un uomo che, anche in tarda età, ha continuato a fare progetti, ad imparare, ad innovarsi. 'Se io non ci sarò, dovete organizzarla voi!', ci diceva. E così è stato".
Vincenzo Romanelli ha affiancato l'attività lavorativa a quella artistica, coltivando la passione per il disegno, nutrita fin dall'infanzia. L'interesse per la pittura lo ha impegnato sempre di più, da autodidatta prima e con i corsi alla scuola della Associazione Artisti Bresciani in seguito; la prima mostra a Verona nel 1958 e poi tante altre negli anni '60-'70. Dopo un periodo di rallentamento, agli inizi degli anni Novanta, ha ricominciato a dipingere con continuità, coltivando l'interesse per l'arte e i suoi mutamenti.
Dal punto di vista espressivo, nel suo saggio critico Mauro Corradini rileva che: "… nonostante un percorso non lineare, fatto di accelerazioni e silenzi e pause, Vincenzo emerge e si offre con la mano "felice" che sa portarlo dove vuole e lo aiuta a trascrivere un mondo che lentamente viene prendendo forma. Nella pittura che si affina, la sua mano si fa più libera; emergono modalità espressive che hanno il senso di una nuova figurazione, tra un realismo, a volte un po' retorico, e un astrattismo mentale; la sua pittura cresce sempre più chiaramente verso un mondo interiore che si alimenta con la presenza diffusa di nuove iconografie".
L'intera opera di Romanelli spazia dalle nature morte al paesaggio, soggetto a lui molto caro, per giungere, come sottolineato da Massimo Tedeschi, agli "ultimi commoventi lavori realizzati con fil di ferro ritorto che hanno il sapore dell'urlo grafico, della riduzione drammatica del tutto a una linea continua. Quasi un messaggio che Romanelli - da qualche luogo imperscrutabile e misterioso - continua a consegnarci, attraverso le sue opere."
AAB vicolo delle Stelle - Inaugurazione sabato 22 ottobre 2022, ore 18.
"Questa mostra dei cento anni – scrivono i familiari nel catalogo - non vuol essere commemorativa di un artista che non c'è più. Vuol essere anzi un inno alla vita e alla voglia di vivere di un uomo che, anche in tarda età, ha continuato a fare progetti, ad imparare, ad innovarsi. 'Se io non ci sarò, dovete organizzarla voi!', ci diceva. E così è stato".
Vincenzo Romanelli ha affiancato l'attività lavorativa a quella artistica, coltivando la passione per il disegno, nutrita fin dall'infanzia. L'interesse per la pittura lo ha impegnato sempre di più, da autodidatta prima e con i corsi alla scuola della Associazione Artisti Bresciani in seguito; la prima mostra a Verona nel 1958 e poi tante altre negli anni '60-'70. Dopo un periodo di rallentamento, agli inizi degli anni Novanta, ha ricominciato a dipingere con continuità, coltivando l'interesse per l'arte e i suoi mutamenti.
Dal punto di vista espressivo, nel suo saggio critico Mauro Corradini rileva che: "… nonostante un percorso non lineare, fatto di accelerazioni e silenzi e pause, Vincenzo emerge e si offre con la mano "felice" che sa portarlo dove vuole e lo aiuta a trascrivere un mondo che lentamente viene prendendo forma. Nella pittura che si affina, la sua mano si fa più libera; emergono modalità espressive che hanno il senso di una nuova figurazione, tra un realismo, a volte un po' retorico, e un astrattismo mentale; la sua pittura cresce sempre più chiaramente verso un mondo interiore che si alimenta con la presenza diffusa di nuove iconografie".
L'intera opera di Romanelli spazia dalle nature morte al paesaggio, soggetto a lui molto caro, per giungere, come sottolineato da Massimo Tedeschi, agli "ultimi commoventi lavori realizzati con fil di ferro ritorto che hanno il sapore dell'urlo grafico, della riduzione drammatica del tutto a una linea continua. Quasi un messaggio che Romanelli - da qualche luogo imperscrutabile e misterioso - continua a consegnarci, attraverso le sue opere."
AAB vicolo delle Stelle - Inaugurazione sabato 22 ottobre 2022, ore 18.