A Luna di Sabbia Giorgio Vasta con il suo "Tempo materiale"
L'11 gennaio primo appuntamento dell'anno per la rassegna "Scrittori nel Tempo"
giovedì 5 gennaio 2017
4.10
Mercoledì 11 gennaio, ore 19, presso la libreria Luna di sabbia (via Mario Pagano 193), riprende la rassegna letteraria "Scrittori nel tempo". Primo ospite del 2017 sarà Giorgio Vasta, palermitano di nascita ma torinese di adozione, segnalatosi nel 2008 per l'importante "Il tempo materiale", pubblicato in tutto il mondo e selezionato al Premio Strega 2009.
Collaboratore di Repubblica, del Sole 24 ore e del Manifesto, Vasta presenterà nella libreria tranese, recentemente segnalata da Melania Mazzucco su "Robinson-La Repubblica" come una delle più belle d'Italia, il suo nuovo lavoro "Absolutely Nothing. Storie e sparizioni nei deserti americani" (quodlibet), un libro di viaggio in cui la voce di uno scrittore si accompagna alle immagini di un fotografo, quale Ramak Fazel. Quello che Vasta intesse è un duplice percorso tra la zona desertica al confine tra Stati Uniti e Messico (il deserto del Mojave e quello del Sonora dove, un po' più a sud, scompaiono le ragazze di Roberto Bolaño) e la sua viva percezione del viaggio e del vuoto che è chiamato ad attraversare. Così I suoi due compagni, il fotografo Fazel e la direttrice editoriale Giovanna Silva, diventano personaggi di una storia, guide di un percorso interiore prima che fisico. In particolare, Silva è una sorta di guida virgiliana che cerca le risposte su Google o le tira fuori con lucidità spietata dall'inconscio dell'autore, mentre Ramak si presenta come un padre di famiglia portatore di un'energia sconclusionata e irriverente, in bilico tra lo scherzo e la serietà.
Collaboratore di Repubblica, del Sole 24 ore e del Manifesto, Vasta presenterà nella libreria tranese, recentemente segnalata da Melania Mazzucco su "Robinson-La Repubblica" come una delle più belle d'Italia, il suo nuovo lavoro "Absolutely Nothing. Storie e sparizioni nei deserti americani" (quodlibet), un libro di viaggio in cui la voce di uno scrittore si accompagna alle immagini di un fotografo, quale Ramak Fazel. Quello che Vasta intesse è un duplice percorso tra la zona desertica al confine tra Stati Uniti e Messico (il deserto del Mojave e quello del Sonora dove, un po' più a sud, scompaiono le ragazze di Roberto Bolaño) e la sua viva percezione del viaggio e del vuoto che è chiamato ad attraversare. Così I suoi due compagni, il fotografo Fazel e la direttrice editoriale Giovanna Silva, diventano personaggi di una storia, guide di un percorso interiore prima che fisico. In particolare, Silva è una sorta di guida virgiliana che cerca le risposte su Google o le tira fuori con lucidità spietata dall'inconscio dell'autore, mentre Ramak si presenta come un padre di famiglia portatore di un'energia sconclusionata e irriverente, in bilico tra lo scherzo e la serietà.