«A Masseria Sant’Elena tanto amianto e poca memoria»

I Verdi denunciano lo stato di degrado dell’antico casale nelle campagne tra Trani e Andria

lunedì 15 settembre 2008
«Altro che tutela del territorio, nell'agro di Trani continuano a ripetersi fenomeni di ordinario degrado. L'ultima segnalazione riguarda la presenza di massicci quantitativi di amianto nell'area adiacente la masseria Sant'Elena, sulla strada vicinale delle Monachelle in contrada Pezza Cece, verso la città di Andria.
L'area, come dovrebbe essere nota già ai competenti uffici comunali e all'amministrazione Tarantini, comprende una delle tante masserie esistenti nell'agro di Trani di straordinaria rilevanza storico-ambientale, sicuramente meritevole di tutela e valorizzazione anche nel nuovo Piano urbanistico generale (Pug), di recente "bocciato" dalla Regione Puglia.
Certe testimonianze del passato della città dovrebbero essere "sfruttate" per incrementare e concretizzare le tante aspirazioni turistiche della nostra città, con l'obiettivo di creare dei percorsi turistici guidati o per realizzare strutture ricettive a basso impatto ambientale come altri imprenditori stanno facendo, ad esempio, in Valle D'Itria.
Ma a Trani certi "capitali" architettonici sono solo preda di degrado e di aspirazioni speculative. Masseria Sant'Elena che si trova in contrada Pezza Cezze, a ridosso delle contrade Patirsi e Monumento, era un casale del Quattrocento, che assume particolare rilevanza perché sul portale fronte Sud c'è una colonna che riporta una delle pochissime iscrizioni in ebraico presenti in città.
Per questo – chiedono i due consiglieri comunali dei Verdi, Michele di Gregorio e Franco Laurora, in una interrogazione al Comune - che venga attuata un'operazione immediata di bonifica dall'amianto presente nell'area e in tutto l'agro di Trani. Ma chiediamo, soprattutto, che alle tante parole seguano iniziative concrete di valorizzazione a fini turistici del nostro territorio". I Verdi suggeriscono di creare e pubblicizzare la "mappatura" di tutte le antiche masserie esistenti nell'agro di Trani con iniziative stabili come percorsi guidati in carrozza; incentivi ai privati per il recupero edilizio; sgravi impositivi per la realizzazione di strutture ricettive ecocompatibili; tutela all'interno del Pug. Tutte iniziative che, oltretutto, potrebbero cerare posti di lavoro e opportunità economiche vere.» Verdi Trani