A Palazzo San Giorgio una due giorni dedicata all'Ematologia
Un'analisi della situazione attuale con l'aiuto di illustri esperti di valenza nazionale ed internazionale
lunedì 16 dicembre 2019
Una due giorni, durante un convegno nazionale di medicina, che permetterà di fare il punto sulla "Attualità in Ematologia" alla luce delle varie esperienze nazionali ed internazionali di specialisti della branca.
Ad organizzare questo appuntamento scientifico - si terrà a Trani il 20 e 21 dicembre a Palazzo San Giorgio - i referenti scientifici il professor Giuseppe Guglielmi, il professor Arcangelo Liso e il dottor Giuseppe Tarantini direttore del Dipartimento oncoematologico della Azienda sanitaria locale di Barletta-Andria-Trani.
"Le sempre maggiori possibilità di utilizzare farmaci "target" nelle patologie ematologiche stanno cambiando non solo gli algoritmi terapeutici, sempre più su misura del singolo paziente ma , quale conseguenza di ciò, i criteri di base cui si legano le modalità di gestione "globale" dei Centri di Ematologia – scrive il dottor Tarantini direttore dell'Uoc di Ematologia all'ospedale Mons. Raffaele Dimiccoli di Barletta -. Le esperienze che provengono dall'utilizzo di queste molecole, oltre la chemioterapia, disegnano un quadro di "overall management" del paziente certamente diverso rispetto al passato; da un rapporto fortemente "ospedalocentrico" a una nuova visione che spazia dall'Ambulatorio alla Degenza ordinaria passando dalla effettiva possibilità di una consapevolezza costante delle condizioni del paziente anche se questi svolge le sue normali attività lavorative e quotidiane".
Il direttore Tarantini precisa: "Da queste nuove prospettive di cura deriva una nuova alleanza che, puntando sempre ai massimi obiettivi possibili in termini di efficacia terapeutica, con un maggiore coinvolgimento dei caregivers, una sempre maggiore utilizzazione di nuove forme di collaborazione con associazioni di volontariato e di pazienti, con l'utilizzazione di strumenti a domicilio o di telemedicina, permetta di fruire del massimo risultato di cura e del massimo livello di assistenza pur con una diversa e più proficua attenzione alla qualità della vita dei pazienti.
Nel nostro convegno, quindi, si farà il punto, con l'aiuto di illustri esperti di valenza nazionale ed internazionale, per le Leucemie Acute, i Mielomi, i Linfomi, le Sindromi Mielodisplastiche ma anche per patologie più rare come la Mastocitosi, delle attuali terapie a disposizione del clinico, della loro tossicità, delle loro possibilità di gestione anche a distanza, delle nuove possibili forme di organizzazione degli ambulatori nell'interesse dei pazienti per limitarne le spesso lunghe attese, del coinvolgimento di tutte le figure professionali (medici, biologi, psicologi, farmacisti, infermieri) coinvolte nel processo diagnostico-assistenziale terapeutico, anche presso il domicilio del paziente".
La conclusione del dottor Giuseppe Tarantini: "Inoltre si esamineranno le problematiche del nuovo rapporto Medico/Paziente nell'epoca dei social network e l'importanza della comunicazione stessa in campo ematologico. "Novità in Ematologia" sarà dunque un'occasione per dare risposte alle più frequenti domande che si pone chi vive quotidianamente nel "mondo" dell'ematologia attuale e si propone così di stimolare percorsi sempre più condivisi e partecipati tra figure professionali, pazienti, le loro famiglie e le associazioni di volontariato".
Ad organizzare questo appuntamento scientifico - si terrà a Trani il 20 e 21 dicembre a Palazzo San Giorgio - i referenti scientifici il professor Giuseppe Guglielmi, il professor Arcangelo Liso e il dottor Giuseppe Tarantini direttore del Dipartimento oncoematologico della Azienda sanitaria locale di Barletta-Andria-Trani.
"Le sempre maggiori possibilità di utilizzare farmaci "target" nelle patologie ematologiche stanno cambiando non solo gli algoritmi terapeutici, sempre più su misura del singolo paziente ma , quale conseguenza di ciò, i criteri di base cui si legano le modalità di gestione "globale" dei Centri di Ematologia – scrive il dottor Tarantini direttore dell'Uoc di Ematologia all'ospedale Mons. Raffaele Dimiccoli di Barletta -. Le esperienze che provengono dall'utilizzo di queste molecole, oltre la chemioterapia, disegnano un quadro di "overall management" del paziente certamente diverso rispetto al passato; da un rapporto fortemente "ospedalocentrico" a una nuova visione che spazia dall'Ambulatorio alla Degenza ordinaria passando dalla effettiva possibilità di una consapevolezza costante delle condizioni del paziente anche se questi svolge le sue normali attività lavorative e quotidiane".
Il direttore Tarantini precisa: "Da queste nuove prospettive di cura deriva una nuova alleanza che, puntando sempre ai massimi obiettivi possibili in termini di efficacia terapeutica, con un maggiore coinvolgimento dei caregivers, una sempre maggiore utilizzazione di nuove forme di collaborazione con associazioni di volontariato e di pazienti, con l'utilizzazione di strumenti a domicilio o di telemedicina, permetta di fruire del massimo risultato di cura e del massimo livello di assistenza pur con una diversa e più proficua attenzione alla qualità della vita dei pazienti.
Nel nostro convegno, quindi, si farà il punto, con l'aiuto di illustri esperti di valenza nazionale ed internazionale, per le Leucemie Acute, i Mielomi, i Linfomi, le Sindromi Mielodisplastiche ma anche per patologie più rare come la Mastocitosi, delle attuali terapie a disposizione del clinico, della loro tossicità, delle loro possibilità di gestione anche a distanza, delle nuove possibili forme di organizzazione degli ambulatori nell'interesse dei pazienti per limitarne le spesso lunghe attese, del coinvolgimento di tutte le figure professionali (medici, biologi, psicologi, farmacisti, infermieri) coinvolte nel processo diagnostico-assistenziale terapeutico, anche presso il domicilio del paziente".
La conclusione del dottor Giuseppe Tarantini: "Inoltre si esamineranno le problematiche del nuovo rapporto Medico/Paziente nell'epoca dei social network e l'importanza della comunicazione stessa in campo ematologico. "Novità in Ematologia" sarà dunque un'occasione per dare risposte alle più frequenti domande che si pone chi vive quotidianamente nel "mondo" dell'ematologia attuale e si propone così di stimolare percorsi sempre più condivisi e partecipati tra figure professionali, pazienti, le loro famiglie e le associazioni di volontariato".