A scuola di giornalismo: l'incontro tra i bambini della 5 H del "De amicis" e la giornalista tranese Francesca Fanelli
La conclusione di un percorso didattico sull'articolo di cronaca in diretta dalla redazione del "Corriere dello Sport"
giovedì 28 ottobre 2021
12.23
A scuola di giornalismo: è quel che è avvenuto in modo speciale nella 5 H della scuola elementare "De Amicis" di Trani , dove l'insegnante Rosangela Casalino
, a conclusione di un percorso didattico sul sull' articolo di cronaca ha voluto invitare la giornalista tranese Francesca Fanelli, da trent'anni nella redazione del "Corriere dello Sport, perchè raccontasse la sua storia e venisse intervistata direttamente dai bambini in videoconferenza.
"Al solo pensiero - racconta la docente - di diventare loro stessi giornalisti per una mattinata, i bambini sono stati entusiasti e fortemente motivati. E dopo aver acscoltato con molta attenzione il racconto di Francesca Fanelli, non solo nella spiegazione di come funzioni una redazione di giornale ma soprattutto della sua storia professionale e di come lei si sia affacciata al mondo del giornalismo, le hanno posto innumerevoli domande, davvero come piccoli giornalisti, mai banali, evidentemente curiosi e affascinati da un mestiere che quotidianamente entra nelle loro case".
"Non avrei voluto fare null'altro, ha spiegato ai bambini la giornalista, e questo lo dico però dopo aver affrontato mille dubbi, quelli che ognuno di noi affronta all'inizio di un percorso nuovo: ero cresciuta in una famiglia di giornalisti ma mio padre mi spinse a tentare un concorso nazionale e a riflettere nel caso l'avessi superato . Arrivai seconda a quel concorso su trenta posti disponibili e capii che evidentemente ci sapevo fare. Mio padre aveva visto giusto e mi aveva indirizzata senza costrizioni. Sono felice di questa scelta".
Ma evidentemente anche felice e emozionata di essere tornata attraverso il collegamento sul web nella scuola elementare dove i primi "pensierini" sarebbero stati i primi passi verso una professione tanto amata.
Particolarmente soddisfatta la docente, non solo per l'opportunità di un incontro tanto prezioso per suoi alunni, un incontro che in maniera evidente, vista la partecipazione attiva e interessata, ha innescato in loro piccole scintille per il proprio cammino, ma anche dalla possibilità di aver dimostrato loro che spesso gli ostacoli possono essere elementi per costruire nuove risorse: è il caso del covid e della pandemia che ha portato con sè, che se da un lato ha impedito i contatti umani in presenza, d'altro lato ha suggerito e indicato strategie per essere in collegamento, probabilmente con una condivisione di energie ancora più intensa, esattamente come è avvenuto nell'esperienza che ha legato senza barriere Trani e Roma.
, a conclusione di un percorso didattico sul sull' articolo di cronaca ha voluto invitare la giornalista tranese Francesca Fanelli, da trent'anni nella redazione del "Corriere dello Sport, perchè raccontasse la sua storia e venisse intervistata direttamente dai bambini in videoconferenza.
"Al solo pensiero - racconta la docente - di diventare loro stessi giornalisti per una mattinata, i bambini sono stati entusiasti e fortemente motivati. E dopo aver acscoltato con molta attenzione il racconto di Francesca Fanelli, non solo nella spiegazione di come funzioni una redazione di giornale ma soprattutto della sua storia professionale e di come lei si sia affacciata al mondo del giornalismo, le hanno posto innumerevoli domande, davvero come piccoli giornalisti, mai banali, evidentemente curiosi e affascinati da un mestiere che quotidianamente entra nelle loro case".
"Non avrei voluto fare null'altro, ha spiegato ai bambini la giornalista, e questo lo dico però dopo aver affrontato mille dubbi, quelli che ognuno di noi affronta all'inizio di un percorso nuovo: ero cresciuta in una famiglia di giornalisti ma mio padre mi spinse a tentare un concorso nazionale e a riflettere nel caso l'avessi superato . Arrivai seconda a quel concorso su trenta posti disponibili e capii che evidentemente ci sapevo fare. Mio padre aveva visto giusto e mi aveva indirizzata senza costrizioni. Sono felice di questa scelta".
Ma evidentemente anche felice e emozionata di essere tornata attraverso il collegamento sul web nella scuola elementare dove i primi "pensierini" sarebbero stati i primi passi verso una professione tanto amata.
Particolarmente soddisfatta la docente, non solo per l'opportunità di un incontro tanto prezioso per suoi alunni, un incontro che in maniera evidente, vista la partecipazione attiva e interessata, ha innescato in loro piccole scintille per il proprio cammino, ma anche dalla possibilità di aver dimostrato loro che spesso gli ostacoli possono essere elementi per costruire nuove risorse: è il caso del covid e della pandemia che ha portato con sè, che se da un lato ha impedito i contatti umani in presenza, d'altro lato ha suggerito e indicato strategie per essere in collegamento, probabilmente con una condivisione di energie ancora più intensa, esattamente come è avvenuto nell'esperienza che ha legato senza barriere Trani e Roma.