A Taranto chiuso un inceneritore
Ferrante (SDI): «Il sindaco parla di terrorismo psicologico ma dovrebbe riflettere»
mercoledì 17 maggio 2006
«Quando il sindaco, nel replicare a chi solleva dubbi sull'impianto di incenerimento dei rifiuti che l'Amet in RTI vorrebbe costruire, parla di terrorismo psicologico e di improvvisati sciamani forse dovrebbe riflettere più a lungo. Dovrebbe, forse, constatare il perché è stato chiuso l'inceneritore a Taranto da parte dei finanzieri del nucleo di polizia tributaria; allora scoprirebbe che quell'impianto è stato appena chiuso per violazione dei limiti imposti dalla legge per le emissioni di acido cloridrico, acido fluoridrico e ossido di carbonio.
Abbiamo notato, da parte dell'Amministrazione, un certo attivismo nel riportare pareri, scritti e consulenze di vario genere che potessero risultare favorevoli alla costruzione dell'impianto senza mai, a dire il vero, convincerci e soprattutto convincere i cittadini. Oggi, invece, scopriamo che nella stessa nostra regione un inceneritore è stato chiuso per gli stessi motivi che hanno sin dall'inizio alimentato i nostri dubbi; dubbi sui quali avremmo voluto discutere con i cittadini e sui quali avremmo voluto che gli stessi cittadini si esprimessero a mezzo di un referendum ma tutto questo ci è stato impedito nel modo antidemocratico che tutti purtroppo conoscono.
Non abbiamo la pretesa (che forse avrebbero avuto altri a parti invertite) che il caso Taranto rappresenti il modello, in negativo per Trani, ma senza dubbio pone all'atto pratico dubbi e problematiche che qualcuno ha tentato di risolvere in modo superficiale e non scientifico e che , questa volta si, rischiano di terrorizzare i cittadini.»
Fabrizio Ferrante
Segretario SDI Trani
Abbiamo notato, da parte dell'Amministrazione, un certo attivismo nel riportare pareri, scritti e consulenze di vario genere che potessero risultare favorevoli alla costruzione dell'impianto senza mai, a dire il vero, convincerci e soprattutto convincere i cittadini. Oggi, invece, scopriamo che nella stessa nostra regione un inceneritore è stato chiuso per gli stessi motivi che hanno sin dall'inizio alimentato i nostri dubbi; dubbi sui quali avremmo voluto discutere con i cittadini e sui quali avremmo voluto che gli stessi cittadini si esprimessero a mezzo di un referendum ma tutto questo ci è stato impedito nel modo antidemocratico che tutti purtroppo conoscono.
Non abbiamo la pretesa (che forse avrebbero avuto altri a parti invertite) che il caso Taranto rappresenti il modello, in negativo per Trani, ma senza dubbio pone all'atto pratico dubbi e problematiche che qualcuno ha tentato di risolvere in modo superficiale e non scientifico e che , questa volta si, rischiano di terrorizzare i cittadini.»
Fabrizio Ferrante
Segretario SDI Trani