A Trani "Art and Craft 2"

Dal 25 al 30 Luglio 2007 al Castello Svevo

mercoledì 25 luglio 2007
Qiesto pomeriggio, alle 17.30, con il Patrocinio della Provincia di Bari - Assessorato al Turismo, e della FIDAPA di Trani, si inaugura presso il Castello Svevo di Trani la seconda edizione della mostra Art and Craft, con le opere dei fratelli Guido e Marina CORAZZIARI, Pittore-architetto il primo, creatrice di gioielli/scultura la seconda. Ispirata al movimento inglese dei primi del ‘900, che vedeva riunite insieme le arti e l'artigianato, la mostra quest'anno si arricchisce di nuovi contributi come l'esposizione "Atelier Numerique 2" degli allievi dell'accademia di Belle Arti di Bari. Per la sera di Sabato 28 Giugno, ore 20.30, è previsto un Galà a scopo di beneficenza a favore dell'ANT, associazione onlus, che avrà protagonista l'Orchestra sinfonica della Provincia di Bari, diretta dal M° Gurer AYCAL, con primo solista Manuel BOROK; fondale scenico dipinto dal pittore argentino Norberto Iera. La serata musicale sarà seguita dal defilèe "Haute Couture" dello stilista Paolo FUMAROLO con i gioielli di Marina CORAZZIARI, dalle letture di Fabiana ANIELLO, dall'esibizione di tango di Bruno Giordano e Marta MUSCO, dal balletto della Meeting Dance di Katia SALLUSTIO e Nico CARLUCCI con le foto di Massimo DI TERLIZZI. L'evento sarà presentato dalla giornalista Silvia VITERBO. Guido e Marina Corazziari

Sebbene legati ad una tradizione artigianale i "bijoux-scultura" di Marina Corazziari, scenografia di formazione, ma operativa in questa direzione da più di vent'anni, sono creazioni artistiche uniche, la loro lavorazione è interamente manuale, sempre diversa nella ripetizione. Dalla cifra stilistica personalissima, barocca ed etnica, tradizionale e modernissima, i suoi gioielli sono realizzati con pietre dure e coralli, su base metallica semipreziosa, combinati spesso con materiali poveri o naturali, fin'anche conchiglie e reperti di modernariato, come materiche citazioni, non escluso piccoli elementi industriali. Indubbiamente oggetti unici, originali ed inconfondibili, da indossare ed esibire, ma anche collezionare ed esporre, come vere, piccole opere d'arte.

Guido Corazziari, architetto e docente accademico, stende colori ad acrilico su grandi tele, ma la multimedialità rimane la sua passione. Sullo spazio della tela gli elementi si sovrappongono simbolicamente come in un hard disk troppo pieno di dati; grandi icone del cinema si mescolano ai fumetti o a citazioni dell'arte del passato, in chiave neo-POP, ma con una stratificazione mimetica che rende percettivamente ambigua la visione e intercambiabili le categorie di astratto e figurazione. Le immagini sono sempre già riprodotte, di seconda fonte, prelevate da quella "spazzatura iconica" che affolla e satura il nostro campo visivo. Figure brillanti ma vuote, che egli cataloga e manipola in un mix metafora di una stratificazione dei livelli del reale, a cui partecipano anche memoria e immaginazione.