A Trani installano le telecamere ma sfasciano le strade
Il Comune alza la voce e stoppa i lavori. Pugno di ferro dell'assessore Di Savino: «Risistemate tutto»
giovedì 5 gennaio 2012
10.52
Per installare delle telecamere di videosorveglianza hanno sfasciato ulteriormente le strade, anche quelle risistemate di recente. E ora il Comune alza la voce. L'assessore ai lavori pubblici, Piero Di Savino, ha ordinato lo stop ai lavori fino a quando la risistemazione del manto stradale non avverrà così come prevede il regolamento per i ripristini approvato dal Consiglio comunale a maggio del 2009.
A Trani le sorprese non finiscono mai. Nelle ultime settimane erano cominciati i lavori di installazione di altre 20 telecamere di videosorveglianza finanziate nell'ambito del progetto operativo Sicurezza per lo sviluppo che prevedeva la fornitura, l'installazione e la messa in funzione di sistemi integrati di videosorveglianza territoriale nella Regione Puglia. Il Comune però, con una nota indirizzata alla società bolognese Site, ha bloccato tutti i lavori diffidando pesantemente la ditta che aveva ottenuto il subappalto dei ripristini stradali (la Edilbat).
Dai controlli effettuati nel mese di dicembre dall'ufficio tecnico comunale, è stato verificato che la Edilbat ha eseguito degli interventi di stesura del tappetino stradale «in totale sfregio alla buona regola d'arte nonché a quanto prescritto nel permesso di costruire rilasciato dal Comune». Nella nota si citano gli esempi di corso Imbriani (nelle vicinanze della stazione ferroviaria e nel tratto che va da corso Italia a via Malcangi) ma anche di via Corato e via Aquileia (zona lungomare). «Alla luce degli enormi disagi arrecati alla cittadinanza e dei danni procurati al patrimonio comunale – si legge nella diffida inviata dal Comune alla Site – ed accertato che, già in passato, sono state elevate contestazioni all'impresa Edilbat, la stessa non potrà più eseguire alcun altro intervento sul territorio comunale».
Nella diffida, il Comune ha richiesto alla Site di provvedere alla rimozione e sostituzione dei tappetini d'usura stesi e già parzialmente danneggiati e ad indicare il nominativo della nuova impresa esecutrice.
A Trani le sorprese non finiscono mai. Nelle ultime settimane erano cominciati i lavori di installazione di altre 20 telecamere di videosorveglianza finanziate nell'ambito del progetto operativo Sicurezza per lo sviluppo che prevedeva la fornitura, l'installazione e la messa in funzione di sistemi integrati di videosorveglianza territoriale nella Regione Puglia. Il Comune però, con una nota indirizzata alla società bolognese Site, ha bloccato tutti i lavori diffidando pesantemente la ditta che aveva ottenuto il subappalto dei ripristini stradali (la Edilbat).
Dai controlli effettuati nel mese di dicembre dall'ufficio tecnico comunale, è stato verificato che la Edilbat ha eseguito degli interventi di stesura del tappetino stradale «in totale sfregio alla buona regola d'arte nonché a quanto prescritto nel permesso di costruire rilasciato dal Comune». Nella nota si citano gli esempi di corso Imbriani (nelle vicinanze della stazione ferroviaria e nel tratto che va da corso Italia a via Malcangi) ma anche di via Corato e via Aquileia (zona lungomare). «Alla luce degli enormi disagi arrecati alla cittadinanza e dei danni procurati al patrimonio comunale – si legge nella diffida inviata dal Comune alla Site – ed accertato che, già in passato, sono state elevate contestazioni all'impresa Edilbat, la stessa non potrà più eseguire alcun altro intervento sul territorio comunale».
Nella diffida, il Comune ha richiesto alla Site di provvedere alla rimozione e sostituzione dei tappetini d'usura stesi e già parzialmente danneggiati e ad indicare il nominativo della nuova impresa esecutrice.