A Trani l'arte si fa beffa di Halloween? Spuntano alcune installazioni in via Lagalante e piazza Longobardi
Raffigurano otto personaggi di cultura corredati dallo slogan "zucca vuota"
mercoledì 31 ottobre 2018
10.14
Questa mattina Trani si è svegliata con l'intervento di qualche artista (uno o più ?) che ha collocato delle istallazioni colorate, facenti parte della così detta "arte povera", posizionandole nei luoghi di maggiore movida tranese e più precisamente in piazza Longobardi e in via Lagalante (stradina).
Le istallazioni raffigurano otto personaggi di scienza, filosofia, arte, uomini e donne di grande rilievo culturale e artistico come A.Einstein, Rita Levi Montalcini,W: Shakespeare,O. Fallaci, F.W. Nietzsche, A. Merini, W.A.Mozart, M.Hack tutti corredati da uno identico slogan: ZUCCA VUOTA con a seguire un punto interrogativo ed uno esclamativo.
Ci si domanda se sarà una coincidenza che questo happening artistico sia stato realizzato proprio il giorno in cui si "festeggia" Halloween? Se così fosse, l'artista si sarà ispirato alla classica frase "dolcetto o scherzetto?" O questa presunta provocazione può essere un inizio di un percorso artistico che partendo da installazioni semplici vogliano farci riflettere su un modo di vivere sociale dove chiunque (compreso le "zucche vuote") si arrogano la presunzione di essere persone di grossa levatura ed intelletto? E' chiaro che sono domande a cui non avremo risposta in quanto - al momento- non è dato sapere nome ed intento dell'artista che si è solo firmato con una piccola sigla poco traducibile. Ma cercheremo di saperne di più.
Le istallazioni raffigurano otto personaggi di scienza, filosofia, arte, uomini e donne di grande rilievo culturale e artistico come A.Einstein, Rita Levi Montalcini,W: Shakespeare,O. Fallaci, F.W. Nietzsche, A. Merini, W.A.Mozart, M.Hack tutti corredati da uno identico slogan: ZUCCA VUOTA con a seguire un punto interrogativo ed uno esclamativo.
Ci si domanda se sarà una coincidenza che questo happening artistico sia stato realizzato proprio il giorno in cui si "festeggia" Halloween? Se così fosse, l'artista si sarà ispirato alla classica frase "dolcetto o scherzetto?" O questa presunta provocazione può essere un inizio di un percorso artistico che partendo da installazioni semplici vogliano farci riflettere su un modo di vivere sociale dove chiunque (compreso le "zucche vuote") si arrogano la presunzione di essere persone di grossa levatura ed intelletto? E' chiaro che sono domande a cui non avremo risposta in quanto - al momento- non è dato sapere nome ed intento dell'artista che si è solo firmato con una piccola sigla poco traducibile. Ma cercheremo di saperne di più.