A Trani manca il servizio di levata dei protesti
Interviene il consigliere di Forza Trani Francesco De Noia
mercoledì 30 gennaio 2008
In una nota inviata al Notaio Dott. Onofrio Bottaro, Presidente dei Notai di Trani, il Consigliere De Noia ha chiesto che sia riattivato il servizio di levata dei protesti delle cambiali e degli assegni, conosciuto dagli addetti del settore con il nome di "cassa cambiali", presso uno studio notarile di Trani. Dopo la morte del notaio Dott. Cicolani, presso il quale era istituita la cassa cambiali, non si è più provveduto a costituire il servizio a Trani, che consente di depositare quei titoli in attesa di adempimento da parte del debitore.
Un nostro concittadino che volesse pagare il suo effetto cambiario deve, infatti, recarsi a Corato perché a Trani non si è individuato il pubblico ufficiale addetto alla custodia dei titoli di credito. Una disfunzione che il Consigliere di maggioranza chiede di eliminare nel più breve tempo possibile: sono infatti numerose le proteste che pervengono dal mondo bancario e dai concittadini che chiedono la nomina di un notaio che gestisca il servizio. Per questo ritiene urgente una riunione tra i vari notai di Trani, al fine di organizzare la riattivazione del servizio.
«Si potrebbe pensare - dice De Noia - di assegnare, alternativamente, il servizio ai vari notai di Trani, in modo tale che le incombenze da espletare non siano concentrate su un unico studio notarile, ameno che qualcuno in particolare non desideri espletarlo. Trani, capoluogo di provincia, con una popolazione di circa 55.000 abitanti, necessità della riattivazione di tale servizio al fine di venire incontro ai numerosi cittadini che devono avvalersi di esso.»
Un nostro concittadino che volesse pagare il suo effetto cambiario deve, infatti, recarsi a Corato perché a Trani non si è individuato il pubblico ufficiale addetto alla custodia dei titoli di credito. Una disfunzione che il Consigliere di maggioranza chiede di eliminare nel più breve tempo possibile: sono infatti numerose le proteste che pervengono dal mondo bancario e dai concittadini che chiedono la nomina di un notaio che gestisca il servizio. Per questo ritiene urgente una riunione tra i vari notai di Trani, al fine di organizzare la riattivazione del servizio.
«Si potrebbe pensare - dice De Noia - di assegnare, alternativamente, il servizio ai vari notai di Trani, in modo tale che le incombenze da espletare non siano concentrate su un unico studio notarile, ameno che qualcuno in particolare non desideri espletarlo. Trani, capoluogo di provincia, con una popolazione di circa 55.000 abitanti, necessità della riattivazione di tale servizio al fine di venire incontro ai numerosi cittadini che devono avvalersi di esso.»