A Tre anni dall'incidente Molfetta chiede scusa ad Alessandro Di Ronzo
Ieri lo striscione durante il match a Poli: «Scusa Alex»
lunedì 11 novembre 2013
11.51
Tre anni fa il giovane Alessandro Di Ronzo, perse un occhio in seguito al lancio di una sbarra metallica durante gli scontri tra ultras. Ieri prima della gara contro il Trani, l'amministrazione comunale di Molfetta e la società sportiva hanno tributato le scuse della città. Prima della gara, infatti, è stato srotolato uno striscione perché come spiega l'assessore allo sport del Comune di Molfetta: «Ad Alex con i dirigenti della Libertas abbiamo deciso di tributare le scuse della città. Episodi del genere non devono mai più accadere nel nostro stadio Paolo-Poli».
Serena La Ghezza parla dinanzi ad un settore ospiti della gradinata vuoto in quanto il Prefetto aveva disposto il divieto di trasferta per i tifosi del Trani. «Il nostro impegno sarà massimo perché lo stadio torni ad essere un luogo in cui vivere il calcio con fair play in campo e sulle tribune. Un luogo dove poter tornare a portare serenamente i bambini. Ieri tutto è andato bene, ringrazio l'impegno delle forze dell'ordine, ma la vera vittoria dello sport sarebbe tornare a svolgere queste gare anche con i tifosi ospiti. A tutti chiedo di impegnarsi in questa promessa collettiva e di dimostrare, a partire dalla prossime gare anche in trasferta, la grande maturità necessaria a restituire sicurezza allo svolgimento di queste partite perché lo stadio torni a essere la casa dello sport».
Serena La Ghezza parla dinanzi ad un settore ospiti della gradinata vuoto in quanto il Prefetto aveva disposto il divieto di trasferta per i tifosi del Trani. «Il nostro impegno sarà massimo perché lo stadio torni ad essere un luogo in cui vivere il calcio con fair play in campo e sulle tribune. Un luogo dove poter tornare a portare serenamente i bambini. Ieri tutto è andato bene, ringrazio l'impegno delle forze dell'ordine, ma la vera vittoria dello sport sarebbe tornare a svolgere queste gare anche con i tifosi ospiti. A tutti chiedo di impegnarsi in questa promessa collettiva e di dimostrare, a partire dalla prossime gare anche in trasferta, la grande maturità necessaria a restituire sicurezza allo svolgimento di queste partite perché lo stadio torni a essere la casa dello sport».