Accordo elettorale al ballottaggio, De Noia chiarisce: «solo pantomima mediatica»

L'intervento dopo le dichiarazioni rilasciate in TV

lunedì 3 febbraio 2014 17.23
Sembra essersi scatenato un vero e proprio caso mediatico e chissà forse politico attorno alle parole del Consigliere Comunale del Pdl, Francesco De Noia, pronunciate durante la trasmissione televisiva di approfondimento politico "Diritto & Rovescio" trasmessa nei giorni scorsi da Tele Dehon. Attorno al presunto "accordo" pre-elettorale tra coalizione di centrodestra e la fazione rappresentata dall'attuale presidente del Consiglio, Fabrizio Ferrante, per De Noia però si sta costruendo un caso più grosso di quello che realmente è, spostando l'interesse dalle reali esigenze della città alle solite scorribande politiche.

«Intervengo - scrive il Consigliere Comunale, Francesco De Noia, in una nota chiarificatrice inviata alla nostra Redazione - per amor di verità, perché credo che la trasparenza, la chiarezza e l'onestà intellettuale debba essere prerogativa imprescindibile di ogni cittadino, specie se questo è chiamato a svolgere funzioni pubbliche a seguito di un consenso elettorale. Si è voluta scatenare una pantomima mediatica, su una parola "accordo" che non ha avuto modo, tempo e possibilità di essere esplicitata, perché ormai si era intercettato un argomento prelibato su cui costruire sterile polemiche. Ma veniamo al dunque: era naturale che, a seguito del risultato del primo turno di elezioni si avesse la consapevolezza che, essendoci, la spaccatura a sinistra, si fossero create le condizioni affinché l'elettorato di chi non era riuscito a raggiungere il quorum per partecipare al ballottaggio avesse avuto scelta libera nell'autodeterminarsi nella preferenza da attribuire ai due candidati. Sappiamo tutti come è andata».

«Il resto - conclude il consigliere del Pdl - sono solo chiacchiere da bar, a cui non voglio assolutamente partecipare, perché mi interessa di più dare risposte concrete ai cittadini come ho sempre fatto e come continuerò a fare finché gli stessi mi conferiranno la loro fiducia».