Acqua, slitta a gennaio il trasferimento alle province
Prorogata fino al 2011 la competenza regionale
lunedì 28 giugno 2010
La Regione ha accolto la richiesta delle Province pugliesi di prorogare al primo gennaio 2011 il trasferimento delle funzioni in materia sismica ed approvvigionamento idrico per consentire alle Province di risolvere problematiche tecnico - logistiche legate al trasferimento. E' questa la decisione assunta questa mattina nel corso dell'incontro urgente convocato dall'assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati, al quale hanno partecipato gli assessori regionali al Sud e Federalismo Marida Dentamaro e alle Risorse umane e Semplificazione Maria Campese, con il Presidente dell'Upi Puglia Francesco Schittulli e i rappresentanti delle sei Province pugliesi.
«L'obiettivo primo di questa operazione di trasferimento – ha detto Amati - è quello di rendere maggiormente efficiente il servizio reso ai cittadini, per questo abbiamo deciso di andare incontro alle richieste delle Province pugliesi, concedendo una proroga rispetto al precedente termine stabilito per l'avvio effettivo del trasferimento di funzioni alle stesse. Ciò è stato deciso per via di oggettive difficoltà e problematiche legate al personale da attribuire alle funzioni e ai locali da destinare alle nuove.
La Regione – ha spiegato l'assessore alle Opere pubbliche - ha assunto in questa fase una serie di impegni per riuscire a combinare in maniera dolce questo passaggio di competenze, accollandosi l'onere del trasferimento di risorse utili per pagare il personale (circa 4 milioni e mezzo di euro), assicurando un processo di accompagnamento di tipo tecnico e prevedendo, in una prima fase, un passaggio del personale su base volontaristica. Da questo momento però, la Regione Puglia prende atto delle problematiche sorte e affida un ruolo da protagonista delle prossime decisioni alle stesse Province, che attraverso l'Upi avranno elementi e competenze maggiori per attivare il trasferimento in maniera efficiente, sempre attraverso il supporto e la consulenza della Regione, che non si sottrarrà in caso di necessità di chiarimenti o consulenze; ora ci attendiamo che con solerzia e sistematicità tutti lavorino per realizzare un pezzo di decentramento amministrativo che da anni i cittadini invocano».
«L'obiettivo primo di questa operazione di trasferimento – ha detto Amati - è quello di rendere maggiormente efficiente il servizio reso ai cittadini, per questo abbiamo deciso di andare incontro alle richieste delle Province pugliesi, concedendo una proroga rispetto al precedente termine stabilito per l'avvio effettivo del trasferimento di funzioni alle stesse. Ciò è stato deciso per via di oggettive difficoltà e problematiche legate al personale da attribuire alle funzioni e ai locali da destinare alle nuove.
La Regione – ha spiegato l'assessore alle Opere pubbliche - ha assunto in questa fase una serie di impegni per riuscire a combinare in maniera dolce questo passaggio di competenze, accollandosi l'onere del trasferimento di risorse utili per pagare il personale (circa 4 milioni e mezzo di euro), assicurando un processo di accompagnamento di tipo tecnico e prevedendo, in una prima fase, un passaggio del personale su base volontaristica. Da questo momento però, la Regione Puglia prende atto delle problematiche sorte e affida un ruolo da protagonista delle prossime decisioni alle stesse Province, che attraverso l'Upi avranno elementi e competenze maggiori per attivare il trasferimento in maniera efficiente, sempre attraverso il supporto e la consulenza della Regione, che non si sottrarrà in caso di necessità di chiarimenti o consulenze; ora ci attendiamo che con solerzia e sistematicità tutti lavorino per realizzare un pezzo di decentramento amministrativo che da anni i cittadini invocano».