La Chiesa del Terzo Millennio? Adulti e ragazzi che portano insieme il Vangelo
Il presidente dell'Azione Cattolica parla ai fedeli degli Angeli Custodi
venerdì 27 novembre 2015
9.08
Ha portato il suo messaggio da Firenze (dove ha partecipato al quinto Convegno ecclesiale della Chiesa italiana svoltosi dal 9 al 13 novembre scorso) fino a Trani. Ieri sera, nella parrocchia degli Angeli Custodi, il presidente dell'Azione cattolica, Mario Truffelli, ha parlato del "nuovo umanesimo" alla platea di ragazzi e adulti di un quartiere 'di periferia' come quello di Via Andria. Una zona in cui però il ruolo dell'Ac e dell'Acr è essenziale.
Lo ha ricordato innanzitutto il parroco don Enzo De Ceglie. «L'Azione cattolica - ha spiegato il sacerdote - vuol dire un impegno formativo che in questo quartiere ha un ruolo essenziale. Tanti giovani e ragazzi hanno svolto un ruolo formativo a livello diocesano, regionale e nazionale. La presenza in questo quartiere del presidente nazionale dell'Ac, questa sera, significa il primato della formazione in una realtà che ha bisogno di essere "umanizzata"».
Secondo il professor Truffelli «in questo nuovo umanesimo il contributo dell'Azione cattolica è fare in modo che lo spirito non si affievolisca. E spirito vuol dire quel bel modo di fare Chiesa insieme, una Chiesa capace di trovarsi, discutere, pregare e progettare insieme. L'Azione cattolica - ha proseguito - è un'associazione che vive sapendo che la responsablità è corresponsabilità e questa si esercita in Ac tra le generazioni. Ragazzi, giovani e adulti insieme che vogliono farsi responsabili della missione evangelizzatrice della Chiesa. Da questo punto di vista -ha detto - penso che Ac abbia un patrimonio da mettere a disposizione della nostra chiesa locale, di ogni diocesi, di ogni comunità parrocchiale e di tutta la chiesa italiana».
Il messaggio che Truffelli ieri ha voluto lanciare ai giovani è stato chiaro. «Ai nostri giovani vogliamo dire che abbiamo grande fiducia e attese in loro», ha spiegato. «Che siamo pronti ad accompagnarli, farci compagni di viaggio nella loro vita. Ma chiediamo di vivere la loro gioventù non come una preparazione a un futuro indeterminato, ma come - ha concluso - un vivere oggi la propria responsabilità e il proprio protagonismo nella chiesa e nella società».
Per il vescovo di Trani, monsignor Giovan Battista Pichierri, il ruolo dell'Azione cattolica in un periodo storico così tribolato è chiaro. «E' Gesù che ci ha inviato come suoi discepoli in ogni realtà della terra per portare la sua presenza», ha detto. «La presenza di Gesù è una presenza di buon samarritano. E' urgente - ha concluso - che la Chiesa diventi come Gesù la vuole: una Chiesa missionaria, che porti Cristo in ogni sua parte.
Lo ha ricordato innanzitutto il parroco don Enzo De Ceglie. «L'Azione cattolica - ha spiegato il sacerdote - vuol dire un impegno formativo che in questo quartiere ha un ruolo essenziale. Tanti giovani e ragazzi hanno svolto un ruolo formativo a livello diocesano, regionale e nazionale. La presenza in questo quartiere del presidente nazionale dell'Ac, questa sera, significa il primato della formazione in una realtà che ha bisogno di essere "umanizzata"».
Secondo il professor Truffelli «in questo nuovo umanesimo il contributo dell'Azione cattolica è fare in modo che lo spirito non si affievolisca. E spirito vuol dire quel bel modo di fare Chiesa insieme, una Chiesa capace di trovarsi, discutere, pregare e progettare insieme. L'Azione cattolica - ha proseguito - è un'associazione che vive sapendo che la responsablità è corresponsabilità e questa si esercita in Ac tra le generazioni. Ragazzi, giovani e adulti insieme che vogliono farsi responsabili della missione evangelizzatrice della Chiesa. Da questo punto di vista -ha detto - penso che Ac abbia un patrimonio da mettere a disposizione della nostra chiesa locale, di ogni diocesi, di ogni comunità parrocchiale e di tutta la chiesa italiana».
Il messaggio che Truffelli ieri ha voluto lanciare ai giovani è stato chiaro. «Ai nostri giovani vogliamo dire che abbiamo grande fiducia e attese in loro», ha spiegato. «Che siamo pronti ad accompagnarli, farci compagni di viaggio nella loro vita. Ma chiediamo di vivere la loro gioventù non come una preparazione a un futuro indeterminato, ma come - ha concluso - un vivere oggi la propria responsabilità e il proprio protagonismo nella chiesa e nella società».
Per il vescovo di Trani, monsignor Giovan Battista Pichierri, il ruolo dell'Azione cattolica in un periodo storico così tribolato è chiaro. «E' Gesù che ci ha inviato come suoi discepoli in ogni realtà della terra per portare la sua presenza», ha detto. «La presenza di Gesù è una presenza di buon samarritano. E' urgente - ha concluso - che la Chiesa diventi come Gesù la vuole: una Chiesa missionaria, che porti Cristo in ogni sua parte.