Addio a Edoardo Velon, docente e artista tranese
Lo ricordano con affetto il presidente e i soci dell'associazione culturale Lacarvella
domenica 19 maggio 2024
10.50
Aveva 63 anni il professore Edoardo Velon, docente di diritto molto amato dai suoi allievi ma che in queste ore viene ricordato con affetto e grande dolore dalla associazione Lacarvella. " Il professore è stato un esempio per tutti noi", ricorda Antonio Russo, presidente nazionale dell'associazione a nome dei soci e di tutto il direttivo:" da sempre ci ha seguito e ci ha sostenuto". Lo stesso Antonio Russo fa sapere che la nipote, la professoressa Elena Lembo, anchella socia de "Lacarvella", esporrà nuovamente la serie di acquerelli di Myisterium Alptraum nel prossimo dicembre a ricordo dello zio.
"L'arte di Velon è fatta di intuizioni, di visioni catturate e trasfigurate da un occhio spaventato da panorami che non riesce a interpretare. Nelle sue opere la normalità la si ritrova nelle deformazioni, nell'incubo e nell'assurdo. La realtà è spinta ai confini dell'ammissibilità perché prevale la vacuità, la desolazione. Sono questi gli scenari descritti da Velon che propone un moderno trionfo della morte. opere esposte a Trani sono realizzate con pochi ma determinati elementi: una bi-tricromia degli acquerelli, giocata sostanzialmente con le formule bianco nero e grigio marrone, con rare ma indovinate pause cobalto, che si coniuga efficacemente con le già di per sé scarne figure e rappresentazioni. Volumi e prospettive non sono meditati né ponderati, piuttosto proiettati oniricamente sul piano quasi di botto. Spesso i pezzi sono stati concepiti e realizzati nell'arco di una notte".
"L'arte di Velon è fatta di intuizioni, di visioni catturate e trasfigurate da un occhio spaventato da panorami che non riesce a interpretare. Nelle sue opere la normalità la si ritrova nelle deformazioni, nell'incubo e nell'assurdo. La realtà è spinta ai confini dell'ammissibilità perché prevale la vacuità, la desolazione. Sono questi gli scenari descritti da Velon che propone un moderno trionfo della morte. opere esposte a Trani sono realizzate con pochi ma determinati elementi: una bi-tricromia degli acquerelli, giocata sostanzialmente con le formule bianco nero e grigio marrone, con rare ma indovinate pause cobalto, che si coniuga efficacemente con le già di per sé scarne figure e rappresentazioni. Volumi e prospettive non sono meditati né ponderati, piuttosto proiettati oniricamente sul piano quasi di botto. Spesso i pezzi sono stati concepiti e realizzati nell'arco di una notte".