Affissioni abusive: «Dopo un anno gli impianti sono ancora lì»
D'Amore (Puglia delle Libertà): «Comune incapace di introitare tributi»
martedì 27 ottobre 2009
Il consigliere comunale Michele D'Amore della Puglia delle Libertà ha diffuso una nota in merito alle affissioni abusive:
«In passato sono state numerose le mie interrogazioni in merito alla questione Pubblicità ed al proliferare di impianti pubblicitari "selvaggi" non autorizzati, alle quali puntualmente non ho mai ricevuto alcun riscontro da parte degli uffici Tributi o dal Dirigente della 3ª ripartizione. Nonostante la nomina da parte del Prefetto di un commissario ad Acta, per sopperire all'inattività degli uffici comunali in materia di pubblicità, nulla è cambiato nella fallimentare gestione di questo settore. Ricordo che la nomina di un Commissario ad Acta si è resa necessaria solo per l'incapacità dell'Ente di provvedere con le proprie forze ad una disposizione Prefettizia che imponeva la rimozione dei tantissimi impianti abusivi che infestano la nostra città, e che tale comportamento conferma l'indifendibile inadempienza degli Uffici Comunali.
Ad oggi nulla è stato fatto, né alcuna attività è stata avviata per risolvere quello che ormai sembra un malcostume "ordinario" della nostra città e che non desta neanche stupore. A pochi sarà sfuggito quel enorme manifesto pubblicitario apparso negli ultimi giorni su viale Spagna che pubblicizza le nuove costruzioni del "contratto di quartiere", però a molti è sicuramente sfuggito che tale istallazione è assolutamente abusiva. Chi l'ha autorizzata? Chi l'ha istallata? Chi paga la Tassa per l'occupazione di quel marciapiede? Chi paga l'imposta di pubblicità? In tutta questa vicenda ci sono diversi aspetti preoccupanti, a partire dall'incapacità degli uffici di rispondere alle istanze della collettività (non solo ai consiglieri comunali, ma anche alle istanze dei cittadini e delle imprese locali) per finire all'incapacità di introitare tributi e imposte che in altre città contribuiscono a mantenere in attivo le casse comunali.
Io mi chiedo come è possibile che nel Comune di Trani non esista nessun ufficio che si occupi di Pubblicità, (al massimo c'è chi si occupa semplicemente di "pubbliche affissioni")? Di chi sono le competenze in merito all'istallazione di impianti pubblicitari? Chi li autorizza? Chi dovrebbe controllarli? Chi ha quantificato in sede di bilancio di previsione l'importo da riscuotere a titolo di "pubblicità", e sulla scorta di quale ragionamento? Se non esiste un ufficio che ne gestisce la contabilità, gli importi iscritti in bilancio (anche tra i residui) da dove provengono? Come mai nonostante le tantissime segnalazioni, le denunce, le indagini, il commissariamento del prefetto nulla è stato fatto per la lotta all'evasione dell'imposta né per le installazioni abusive? Oggi, a distanza di più di due anni dalla mia prima nota, chiedo risposte chiare ed esaurienti, chiedo di conoscere di chi siano le responsabilità di questa fallimentare gestione del servizio Pubblicità».
«In passato sono state numerose le mie interrogazioni in merito alla questione Pubblicità ed al proliferare di impianti pubblicitari "selvaggi" non autorizzati, alle quali puntualmente non ho mai ricevuto alcun riscontro da parte degli uffici Tributi o dal Dirigente della 3ª ripartizione. Nonostante la nomina da parte del Prefetto di un commissario ad Acta, per sopperire all'inattività degli uffici comunali in materia di pubblicità, nulla è cambiato nella fallimentare gestione di questo settore. Ricordo che la nomina di un Commissario ad Acta si è resa necessaria solo per l'incapacità dell'Ente di provvedere con le proprie forze ad una disposizione Prefettizia che imponeva la rimozione dei tantissimi impianti abusivi che infestano la nostra città, e che tale comportamento conferma l'indifendibile inadempienza degli Uffici Comunali.
Ad oggi nulla è stato fatto, né alcuna attività è stata avviata per risolvere quello che ormai sembra un malcostume "ordinario" della nostra città e che non desta neanche stupore. A pochi sarà sfuggito quel enorme manifesto pubblicitario apparso negli ultimi giorni su viale Spagna che pubblicizza le nuove costruzioni del "contratto di quartiere", però a molti è sicuramente sfuggito che tale istallazione è assolutamente abusiva. Chi l'ha autorizzata? Chi l'ha istallata? Chi paga la Tassa per l'occupazione di quel marciapiede? Chi paga l'imposta di pubblicità? In tutta questa vicenda ci sono diversi aspetti preoccupanti, a partire dall'incapacità degli uffici di rispondere alle istanze della collettività (non solo ai consiglieri comunali, ma anche alle istanze dei cittadini e delle imprese locali) per finire all'incapacità di introitare tributi e imposte che in altre città contribuiscono a mantenere in attivo le casse comunali.
Io mi chiedo come è possibile che nel Comune di Trani non esista nessun ufficio che si occupi di Pubblicità, (al massimo c'è chi si occupa semplicemente di "pubbliche affissioni")? Di chi sono le competenze in merito all'istallazione di impianti pubblicitari? Chi li autorizza? Chi dovrebbe controllarli? Chi ha quantificato in sede di bilancio di previsione l'importo da riscuotere a titolo di "pubblicità", e sulla scorta di quale ragionamento? Se non esiste un ufficio che ne gestisce la contabilità, gli importi iscritti in bilancio (anche tra i residui) da dove provengono? Come mai nonostante le tantissime segnalazioni, le denunce, le indagini, il commissariamento del prefetto nulla è stato fatto per la lotta all'evasione dell'imposta né per le installazioni abusive? Oggi, a distanza di più di due anni dalla mia prima nota, chiedo risposte chiare ed esaurienti, chiedo di conoscere di chi siano le responsabilità di questa fallimentare gestione del servizio Pubblicità».