«Affrontiamo un'emergenza con l’evidente timore di non avere posti letto a sufficienza»
Il consigliere Tomasicchio propone di riaprire almeno l'ultimo piano dell'ospedale di Trani
sabato 7 marzo 2020
0.40
«È importante sapere che la spesa delle Regioni è destinata per circa l'86% alla Sanità; di questa spesa sanitaria la stragrande maggioranza è assorbita dalla spesa farmaceutica e non da quella ospedaliera. Ma i nostri governanti – di qualunque colore – invece che tagliare la spesa farmaceutica, hanno sempre tagliato i posti letto e chiuso gli ospedali, abbattendo notevolmente l'offerta di Sanità pubblica, un diritto garantito dalla Costituzione. Oggi ci troviamo a dover affrontare una emergenza con l'evidente timore di non avere posti letto a sufficienza.
Tra qualche settimana avremo il picco dei contagi e un disperato bisogno di posti letto. A questo punto, io propongo che si riapra almeno l'ultimo piano dell'Ospedale di Trani, che è nuovo, completamente messo a norma e che ha bisogno solamente dei letti. Lo si riapra e lo si attrezzi con ciò che serve e dopo di che lo si usi come reparto di isolamento in previsione di ciò che può accadere nelle prossime settimane. Non dobbiamo farci cogliere impreparati da quello che sembra stia per arrivare! Prepariamoci prima, perché l'Ospedale già lo abbiamo, si tratta solamente di metterci dentro i letti. L'Ospedale di Trani è stato ristrutturato da poco, spendendo milioni e milioni di euro di denaro pubblico. Non possiamo lasciarlo morire in queste condizioni; abbiamo l'opportunità di poterlo utilizzare al meglio e per un motivo serio: la necessità di non farci cogliere impreparati.
D'altra parte, in questi giorni stiamo assistendo a una situazione da terremotati: si stanno installando delle tende davanti agli Ospedali di Andria, Barletta, Bisceglie per fare il cosiddetto pre-triage, cioè il pre-ricovero. A questo punto perché non utilizzare la struttura dell'Ospedale di Trani piuttosto che montare le tende? È sicuramente più dignitoso ed efficace. Lo dico da cittadino e da padre di famiglia, non da Consigliere Comunale o da politico. Invece che essere ottusamente contrari e pregiudizialmente orientati a prevaricare la città di Trani, si sfrutti questa occasione per ottimizzare un patrimonio che abbiamo – che è l'Ospedale di Trani completamente ristrutturato – e lo si metta a disposizione della collettività.»
Emanuele Tomasicchio,
consigliere comunale della Lega ed iscritto al Movimento Civico "Art. 97"
Tra qualche settimana avremo il picco dei contagi e un disperato bisogno di posti letto. A questo punto, io propongo che si riapra almeno l'ultimo piano dell'Ospedale di Trani, che è nuovo, completamente messo a norma e che ha bisogno solamente dei letti. Lo si riapra e lo si attrezzi con ciò che serve e dopo di che lo si usi come reparto di isolamento in previsione di ciò che può accadere nelle prossime settimane. Non dobbiamo farci cogliere impreparati da quello che sembra stia per arrivare! Prepariamoci prima, perché l'Ospedale già lo abbiamo, si tratta solamente di metterci dentro i letti. L'Ospedale di Trani è stato ristrutturato da poco, spendendo milioni e milioni di euro di denaro pubblico. Non possiamo lasciarlo morire in queste condizioni; abbiamo l'opportunità di poterlo utilizzare al meglio e per un motivo serio: la necessità di non farci cogliere impreparati.
D'altra parte, in questi giorni stiamo assistendo a una situazione da terremotati: si stanno installando delle tende davanti agli Ospedali di Andria, Barletta, Bisceglie per fare il cosiddetto pre-triage, cioè il pre-ricovero. A questo punto perché non utilizzare la struttura dell'Ospedale di Trani piuttosto che montare le tende? È sicuramente più dignitoso ed efficace. Lo dico da cittadino e da padre di famiglia, non da Consigliere Comunale o da politico. Invece che essere ottusamente contrari e pregiudizialmente orientati a prevaricare la città di Trani, si sfrutti questa occasione per ottimizzare un patrimonio che abbiamo – che è l'Ospedale di Trani completamente ristrutturato – e lo si metta a disposizione della collettività.»
Emanuele Tomasicchio,
consigliere comunale della Lega ed iscritto al Movimento Civico "Art. 97"