Agenzia delle Entrate e Inps: protestano i commercialisti di Trani

Per il declassamento degli uffici finanziari e previdenziali

martedì 17 novembre 2009
L'Associazione dei Dottori Commercialisti di Trani manifesta pubblicamente la propria contrarietà a qualsiasi ipotesi di declassamento degli uffici finanziari e previdenziali del proprio territorio definendo il provvedimento come immotivato, ingiusto e fortemente penalizzante.
«La presente non è la lamentela di professionisti pigri - spiega il dotto Luca Lignola - che sarebbero costretti a recarsi a Bari per adempiere in maniera completa il loro lavoro, ma è la preoccupazione di coloro che, operando sul territorio, sanno quanto sia essenziale per lo sviluppo la sinergia di tutte le forze e di tutte le istituzioni. Creare una nuova Provincia è un'opportunità di crescita per un' area solo se viene dotata di tutti gli strumenti necessari; è paradossale dare lo status di Provincia ad un territorio e contemporaneamente sopprimere gli enti pubblici già esistenti e indispensabili alla sua sussistenza e al suo sviluppo; è privo di logica approvare norme fiscali volte a limitare il contenzioso tributario attraverso il confronto ed il dialogo tra imprenditore e fisco e contemporaneamente sopprimere i luoghi in cui tali confronti debbano effettuarsi; è svilente vedere che, senza motivate ragioni, si facciano due pesi e due misure, perché a quanto consta, le altre nuove Province saranno dotate delle Istituzioni a noi negate.
In quest'ottica, qualsiasi contrapposizione partitica o qualsivoglia strumentalizzazione sarebbe inutile e dannosa perché alimenterebbe la diffusa convinzione che la nuova Provincia sia solo un inutile e costoso carrozzone, si ritiene invece che sia opportuno fare fronte comune (politici, professionisti, associazioni e cittadini) nel rivendicare e nel difendere quanto necessario affinché la nuova Provincia diventi una risorsa per tutti. Per queste ragioni l'Associazione auspica che le Istituzioni e gli Ordini Professionali diano corso ad iniziative concrete per evitare che qualcuno adotti delle decisioni penalizzanti per l'intero territorio».