Agenzia regionale dell’emergenza, Conca: “Che fine ha fatto il disegno di legge approvato in commissione il 10 gennaio?”

Il consigliere regionale: "Non si può continuare a gestire il servizio del 118 affidandosi a una pletora di associazioni"

martedì 23 luglio 2019 6.40
"Che fine ha fatto il disegno di legge che istituisce l'AREU, ovvero l'Agenzia Regionale dell'Emergenza - urgenza? Siamo stati i primi a sollevare dubbi sul modello dell'Agenzia, ma è urgente che il Consiglio discuta della riorganizzazione del 118 regionale. Non si può più andare avanti con il modello attuale, basato sul "finto volontariato: serve omogeneità sui territori ed è necessario regolarizzare gli autisti-soccorritori che hanno il sacrosanto diritto di essere riconosciuti". Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Mario Conca che chiede la calendarizzazione in Aula dell'esame del disegno di legge sul "Sistema dell'emergenza-urgenza della Regione Puglia. Istituzione dell'Azienda regionale dell'emergenza urgenza della Puglia" approvato in III Commissione lo scorso 10 gennaio.

"Il 118 - continua Conca - dovrebbe essere il fiore all'occhiello del nostro sistema sanitario, non si può continuare a gestire il servizio affidandosi a una pletora di associazioni che purtroppo, nella maggior parte dei casi, di Onlus hanno solo la ragione sociale. Molto spesso i volontari di fatto sono lavoratori a nero costretti a turni massacranti, come abbiamo denunciato presentando anche un esposto in Procura. La Puglia sta lavorando (almeno così ci dicono) per l'adozione del Numero Unico per le Emergenze, il 112, per questo l'omogeneizzazione territoriale è fondamentale come 'incipit' di un processo più lungo. Soccorso in mare con 800 km di coste, elisoccorso, trasporto bariatrico, etc. non possono essere gestiti senza un coordinamento, da associazioni che meno spendono in pulizia, manutenzione, vestiario, attrezzature e più guadagnano. Non è questo il risparmio, anzi, si spende di più quando si decide di esternalizzare come nel caso delle automediche.

Non esiste un vero controllo perché alcuni direttori di centrale vanno a tenere i corsi nelle associazioni, che possono costare anche 700 euro a persona e sono propedeutici per salire a bordo delle ambulanze. È necessario riconoscere la figura dell'autista soccorritore e in Parlamento è in itinere una proposta di legge: oggi un autista se si fa male durante un soccorso non può avere alcun risarcimento dall'Inail; se decide di non intervenire per paura di farsi male e accade qualcosa all'assistito, è penalmente perseguibile. Non si può continuare così - incalza il pentastellato - questa totale mancanza di controllo alimenta purtroppo il malaffare, come testimoniato dagli articoli di stampa che raccontano di volontari in Salento che prestano servizio sia per il 118 che per le agenzie di onoranze funebri, con una evidente incompatibilità. Nota la situazione foggiana dove alcuni dipendenti sono stati minacciati e licenziati senza che la Asl muovesse un dito. In un quadro così desolante, perché l'assessore alla Sanità invece di dire che va sempre tutto bene e presenziare a ogni taglio del nastro, o prendersi meriti non suoi come la stabilizzazione a Sanitaservice Foggia, non si occupa dell'emergenza-urgenza? Il sospetto è che riorganizzare il sistema in periodo pre elettorale possa far perdere voti. Purtroppo con il tempo abbiamo capito che la campagna elettorale in molti casi è più importante della salute dei cittadini".