Aggredirono minore per rapinarlo, il più grande ai domiciliari
Ha deciso di patteggiare la pena e non aveva commesso altri reati
mercoledì 7 ottobre 2009
Furono arrestati il 28 settembre scorso perché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di tentata rapina aggravata, lesioni personali gravi e tentata violenza privata ai danni di un minore di Trani, per dei fatti commessi a Trani nel dicembre del 2008.
Il Gip, Francesco Zecchillo, esaminata la richiesta di sostituzione della misura cautelare formulata dall'avvocato Francesco Di Marzio, ha revocato la misura della custodia in carcere imposta al 22enne Michele Vitolano, concedendogli i domiciliari. Il Gip ha accolto, come attenuanti, la scelta dell'indagato di definire il procedimento secondo il rito alternativo del patteggiamento ed il fatto che questi non avesse commesso altri reati al di fuori di quello contestato.
Resta in carcere il secondo giovane arrestato, Domenico Patruno. Barese, di 20 anni, Patruno, già prima dell'arresto per l'aggressione del minorenne, era sottoposto ai domiciliari per altro procedimento penale. Il Gip ha rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare in carcere, in quanto, la relazione di vari reati, dimostra l'attuale pericolosità sociale del ragazzo.
L'arresto di Vitolano e Patruno scaturì dalla coraggiosa determinazione del minore aggredito che, nonostante le perplessità dei genitori che temevano ritorsioni, ha espresso la ferma volontà di denunciare la condotta dei suoi aggressori, evidenziando, nonostante la giovane età, una spiccata e profonda adesione ai valori della legalità.
Il 21 dicembre scorso, Vitolano e Patruno avevano tentato di asportargli il ciclomotore, fermandolo con il pretesto di chiedergli un passaggio. Il giovane fu picchiato con pugni al viso ed alla schiena dai due rapinatori, i quali, subito dopo, picchiarono con calci e pugni anche un amico della vittima che aveva cercato di prestare soccorso al giovane amico. Al termine del pestaggio il minore fu costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso, riportando varie ferite lacero contuse e la frattura di un dente.
Il Gip, Francesco Zecchillo, esaminata la richiesta di sostituzione della misura cautelare formulata dall'avvocato Francesco Di Marzio, ha revocato la misura della custodia in carcere imposta al 22enne Michele Vitolano, concedendogli i domiciliari. Il Gip ha accolto, come attenuanti, la scelta dell'indagato di definire il procedimento secondo il rito alternativo del patteggiamento ed il fatto che questi non avesse commesso altri reati al di fuori di quello contestato.
Resta in carcere il secondo giovane arrestato, Domenico Patruno. Barese, di 20 anni, Patruno, già prima dell'arresto per l'aggressione del minorenne, era sottoposto ai domiciliari per altro procedimento penale. Il Gip ha rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare in carcere, in quanto, la relazione di vari reati, dimostra l'attuale pericolosità sociale del ragazzo.
L'arresto di Vitolano e Patruno scaturì dalla coraggiosa determinazione del minore aggredito che, nonostante le perplessità dei genitori che temevano ritorsioni, ha espresso la ferma volontà di denunciare la condotta dei suoi aggressori, evidenziando, nonostante la giovane età, una spiccata e profonda adesione ai valori della legalità.
Il 21 dicembre scorso, Vitolano e Patruno avevano tentato di asportargli il ciclomotore, fermandolo con il pretesto di chiedergli un passaggio. Il giovane fu picchiato con pugni al viso ed alla schiena dai due rapinatori, i quali, subito dopo, picchiarono con calci e pugni anche un amico della vittima che aveva cercato di prestare soccorso al giovane amico. Al termine del pestaggio il minore fu costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso, riportando varie ferite lacero contuse e la frattura di un dente.