Aggressione a Berlusconi, condanna dei Comunisti italiani
Il partito richiama l'attenzione sulla necessità di una politica civile
lunedì 14 dicembre 2009
«I Comunisti Italiani di Trani condannano senza attenuanti la criminale aggressione a Berlusconi e vogliono ricordare a tutti indistintamente, giovani e meno giovani, di destra e di sinistra, non solo che la politica si fa nelle istituzioni e in maniera civile, ma soprattutto che la violenza genera odio col il serio pericolo di ripercorrere momenti drammatici per l'intera nazione, non ancora dimenticati, come quello legato all'attentato a Palmiro Togliatti che portò l'Italia sull'orlo della guerra civile.
Nel ribadire la condanna per ogni forma di violenza da qualsiasi parte provenga, I Comunisti Italiani di Trani ricordano a mo' di esempio e di monito per tutti, che proprio da Trani, il 29 gennaio 1883, partì una lezione di politica da parte del grande italiano, Francesco De Sanctis, colui che, come disse Giovanni Bovio "poteva sedere a destra, a sinistra, al centro, ma nella sua politica poteva entrare tutto il mondo, come nella sfera di Archimede".
Il discorso di Trani dell'"antico e costante amico della libertà", a distanza di oltre un secolo, assume oggi, alla luce degli avvenimenti, maggiore attualità, soprattutto quando tocca le possibili conseguenze (odio e violenza) determinate dalla litigiosità dei partiti. "Quando io – disse De Sanctis - vedo uomini, che non escono da quella cerchia stretta che si chiama un partito, e inventano una giustizia, una verità, una libertà ad uso del partito, e vogliono il bene per se e non per tutti, io mi ribello e dico: no; la giustizia è una, la verità è una. I partiti sono tanto più forti, quanto meno pensano a se e più pensano al paese; ed hanno in questo il loro premio, che diventano così centro di attrazione e di simpatia, e ingrossano e sono incoraggiati e sostenuti". Poi rivolgendosi ai giovani aggiunse: "Guardate in tutto la dignità della vostra persona: quello che voi dite è parte di voi, è la vostra personalità, e mentire alla vostra parola è un mutilare la vostra persona. L'Italia non è un'astrazione, è la casa, la famiglia, il comune, la provincia, la regione; e chi si sente fortemente legato a questi interessi, quello più sente l'Italia. /…/ E' l'educazione che ingrandisce i nostri cuori con l'ingrandire dei nostri intelletti, e trasforma le società e le fa simili a noi. /…/ Studiate, educatevi, siate intelligenti e buoni. L'Italia sarà quello che siete voi"».
Partito dei Comunisti Italiani - Trani
Nel ribadire la condanna per ogni forma di violenza da qualsiasi parte provenga, I Comunisti Italiani di Trani ricordano a mo' di esempio e di monito per tutti, che proprio da Trani, il 29 gennaio 1883, partì una lezione di politica da parte del grande italiano, Francesco De Sanctis, colui che, come disse Giovanni Bovio "poteva sedere a destra, a sinistra, al centro, ma nella sua politica poteva entrare tutto il mondo, come nella sfera di Archimede".
Il discorso di Trani dell'"antico e costante amico della libertà", a distanza di oltre un secolo, assume oggi, alla luce degli avvenimenti, maggiore attualità, soprattutto quando tocca le possibili conseguenze (odio e violenza) determinate dalla litigiosità dei partiti. "Quando io – disse De Sanctis - vedo uomini, che non escono da quella cerchia stretta che si chiama un partito, e inventano una giustizia, una verità, una libertà ad uso del partito, e vogliono il bene per se e non per tutti, io mi ribello e dico: no; la giustizia è una, la verità è una. I partiti sono tanto più forti, quanto meno pensano a se e più pensano al paese; ed hanno in questo il loro premio, che diventano così centro di attrazione e di simpatia, e ingrossano e sono incoraggiati e sostenuti". Poi rivolgendosi ai giovani aggiunse: "Guardate in tutto la dignità della vostra persona: quello che voi dite è parte di voi, è la vostra personalità, e mentire alla vostra parola è un mutilare la vostra persona. L'Italia non è un'astrazione, è la casa, la famiglia, il comune, la provincia, la regione; e chi si sente fortemente legato a questi interessi, quello più sente l'Italia. /…/ E' l'educazione che ingrandisce i nostri cuori con l'ingrandire dei nostri intelletti, e trasforma le società e le fa simili a noi. /…/ Studiate, educatevi, siate intelligenti e buoni. L'Italia sarà quello che siete voi"».
Partito dei Comunisti Italiani - Trani