Aggressivo e dispettoso, il Disturbo Oppositivo Provocatorio di "Stitch"

Nuovo appuntamento con la rubrica "Cinema e scienza"

sabato 8 febbraio 2020 1.58
L'articolo di quest'oggi è incentrato sul personaggio Stitch del cartone animato "Lilo & Stitch". Vi ricordate quanto fosse aggressivo e dispettoso? A me sorge il sospetto che il piccolo Stitch sia affetto da una patologia chiamata Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP); vediamo ora quali sono le sue caratteristiche per confermare o disconfermare la mia ipotesi. Prima di tutto collochiamo tale disturbo nella categoria diagnostica dei Disturbi Esternalizzanti, i quali hanno le loro prime manifestazioni in età evolutiva, presentando un disagio espresso in termini comportamentali e riversato all'esterno. In questa categoria rientrano il disturbo da deficit di attenzione ed iperattività (ADHD), il disturbo della condotta (DC) e il disturbo oppositivo provocatorio.

Quest'ultimo è caratterizzato principalmente da tre dimensioni: umore irritabile, infatti Stitch perde spesso la calma, si irrita facilmente ed è rabbioso e rancoroso. La seconda dimensione è un comportamento polemico/provocatorio e sfidante (Stitch spesso litiga con Lilo e rifiuta di rispettare le regole). Infine, l'ultima dimensione fa riferimento ad una condotta vendicativa. Inoltre tale disturbo presenta cinque livelli di gravità che vanno da quello più lieve (se i sintomi sono presenti solo in un contesto), moderato e grave. Vediamo ora quali possono essere le potenziali cause, partendo col dire che esso ha una ereditabilità del 50% , ma altrettanto importanti sono i fattori ambientali, come per esempio un basso ceto socioeconomico, scarsa coesione familiare, oppure come direbbe Stitch "una famiglia disastrata", un'educazione inadeguata e molto severa, oppure trascuratezza nei confronti del bambino.

Studi di neuropsicologia hanno evidenziato come nei soggetti con DOP vi è una difficoltà ad inibire i propri comportamenti ed emozioni, e inoltre questi bambini preferiscono delle gratificazioni immediate con una minore sensibilità alle punizioni. I trattamenti che possono essere utilizzati si diversificano in base alla severità del disturbo, infatti nei casi più gravi si può pensare ad un trattamento farmacologico con stimolanti, ma solitamente si applicano trattamenti psicoterapeutici rivolti a bambini e genitori mirati a migliorare le loro competenze genitoriali nella gestione dei comportamenti problema e le modalità di relazione tra genitore e bambino che possono essere caratterizzate da conflitti e oppositività.

A cura di Teresa Moccia
Stitch