Aigs, la società imbarca passività ma può avere ancora un futuro
Lo dice il liquidatore Gino Simone: «Sarebbe il caso di rifinanziarla»
giovedì 7 ottobre 2010
Non ha un centesimo in cassa, ha chiuso l'ultimo bilancio con una perdita di 33mila euro, è tartassata da decreti ingiuntivi da parte di creditori che rivendicano residue somme debitorie, ma può avere ancora un futuro. Parliamo di Amet iniziative e gestioni speciali (Aigs, che dir si voglia) ed a dirlo è il liquidatore della società, Gino Simone, chiamato a relazionare in Consiglio comunale.
Gino Simone ha ereditato l'incarico di liquidatore il 19 maggio del 2009 al posto del dimissionario Roberto Claudio Mazzocca. Gino Simone ha sottolineato le attuali difficoltà di Aigs: «La società è stata posta in liquidazione dal commissario Trovato il 21 febbraio del 2007. L'attività di liquidazione si è svolta in maniera spedita e proficua fino all'aprile del 2008. Fino a quella data il liquidatore ha potuto transare e chiudere con i fornitori buona parte dei debiti. Da quel momento in poi, però, si sono azzerate le disponibilità finanziarie della società. Nell'impossibilità di proseguire nell'attività di liquidazione, il mio compito è diventato quello di rispondere agli avvocati dei creditori e di prendere atto del sopraggiungere di alcuni decreti ingiuntivi. A mio avviso Aigs può avere ancora un futuro e diventare davvero il braccio operativo di Amet ed Amiu. Occorre però un primo passaggio fondamentale: il rifinanziamento da parte del socio unico che ci permetterebbe di chiudere vantaggiosamente ulteriori transazioni nonché di evitare altri costi di assistenza e difesa in giudizio».
Va detto che, nell'ultima nota presentata dal precedente liquidatore (datata 23 marzo 2009), si faceva riferimento ad una sinistra possibilità che la società potesse essere destinataria di un accertamento fiscale di notevole entità su cui potrebbe instaurarsi inevitabilmente un contenzioso dall'esito incerto e che potrebbe rendere ancor più difficile la normale attività di liquidazione che di fatto, oggi, è già paralizzata.
Gino Simone ha ereditato l'incarico di liquidatore il 19 maggio del 2009 al posto del dimissionario Roberto Claudio Mazzocca. Gino Simone ha sottolineato le attuali difficoltà di Aigs: «La società è stata posta in liquidazione dal commissario Trovato il 21 febbraio del 2007. L'attività di liquidazione si è svolta in maniera spedita e proficua fino all'aprile del 2008. Fino a quella data il liquidatore ha potuto transare e chiudere con i fornitori buona parte dei debiti. Da quel momento in poi, però, si sono azzerate le disponibilità finanziarie della società. Nell'impossibilità di proseguire nell'attività di liquidazione, il mio compito è diventato quello di rispondere agli avvocati dei creditori e di prendere atto del sopraggiungere di alcuni decreti ingiuntivi. A mio avviso Aigs può avere ancora un futuro e diventare davvero il braccio operativo di Amet ed Amiu. Occorre però un primo passaggio fondamentale: il rifinanziamento da parte del socio unico che ci permetterebbe di chiudere vantaggiosamente ulteriori transazioni nonché di evitare altri costi di assistenza e difesa in giudizio».
Va detto che, nell'ultima nota presentata dal precedente liquidatore (datata 23 marzo 2009), si faceva riferimento ad una sinistra possibilità che la società potesse essere destinataria di un accertamento fiscale di notevole entità su cui potrebbe instaurarsi inevitabilmente un contenzioso dall'esito incerto e che potrebbe rendere ancor più difficile la normale attività di liquidazione che di fatto, oggi, è già paralizzata.