Aigs, molti debiti e poche certezze
I Verdi chiedono al Comune di far conoscere l'ammontare delle pendenze
giovedì 22 gennaio 2009
Quanto costerà l'Aigs srl, società del Comune ormai in liquidazione, ai cittadini di Trani? E' quanto i Verdi chiedono all'amministrazione comunale in una interrogazione a firma del capogruppo Michele di Gregorio e del consigliere Franco Laurora, dopo quanto dichiarato dall'(allora) assessore alle Finanze, Nicola Pappalettera, all'ottava commissione consiliare permanente il 18 dicemnre scorso.
In merito al procedimento di liquidazione dell'Aigs, disposto nel 2007 dal commissario straordinario Angelo Trovato dopo che l'amministrazione comunale deliberò il suo acquisto dall'Amet, il liquidatore della società ha infatti chiesto - sempre secondo quanto riferito dall'assessore - al Comune di Trani la copertura finanziaria di circa un milione di euro per concludere la procedura di liquidazione. Inoltre la società è stata oggetto di un controllo da parte della guardia di finanza che, a causa delle irregolarità riscontrate, ha elevato un verbale di circa un milione di euro a carico della stessa. Per contestare il verbale - ha riferito sempre l'assessore - il Comune avrebbe voluto presentare ricorso alla commissione tributaria. Ma, essendo stato nominato per questo scopo un consulente che poi è diventato revisore dei conti del Comune di Trani, il ricorso sembra non sia stato più approntato.
L'Aigs è anche parte in causa in numerosi contenziosi giudiziari riguardanti sia le pretese dei due ex dipendenti della società sia le numerose richieste di pagamento da parte di creditori per i servizi forniti nel corso dell'Estate del 2006 in favore del Comune di Trani. Stessa situazione di incertezza rimane anche per il servizio di gestione del canile sanitario e di quello comunale, svolto dalla stessa società per conto del Comune di Trani con l'aiuto di una cooperativa e della Lega nazionale per la difesa del cane.
«L'Aigs - dice Michele di Gregorio - sembra pretendere dal Comune importi superiori rispetto a quelli concordati. Questa situazione di incertezza richiede che si faccia immediata chiarezza sull'entità sia del contenzioso in corso sia sulle partite debitorie tuttora a carico dell'Aigs. Quella che definimmo una "scatola vuota", utile solo per aumentare il numero delle poltrone a disposizione dei partiti, rischia infatti di diventare l'ennesimo "bubbone" di cui il Comune deve farsi carico. Chiediamo pertanto - conclude - che l'amministrazione, al fine di fare chiarezza, rediga una relazione sullo stato della vicenda, che diventi di pubblico dominio, in modo da capire con certezza quanto questo giocattolo "scassato" costerà fino alla fine ai cittadini».
In merito al procedimento di liquidazione dell'Aigs, disposto nel 2007 dal commissario straordinario Angelo Trovato dopo che l'amministrazione comunale deliberò il suo acquisto dall'Amet, il liquidatore della società ha infatti chiesto - sempre secondo quanto riferito dall'assessore - al Comune di Trani la copertura finanziaria di circa un milione di euro per concludere la procedura di liquidazione. Inoltre la società è stata oggetto di un controllo da parte della guardia di finanza che, a causa delle irregolarità riscontrate, ha elevato un verbale di circa un milione di euro a carico della stessa. Per contestare il verbale - ha riferito sempre l'assessore - il Comune avrebbe voluto presentare ricorso alla commissione tributaria. Ma, essendo stato nominato per questo scopo un consulente che poi è diventato revisore dei conti del Comune di Trani, il ricorso sembra non sia stato più approntato.
L'Aigs è anche parte in causa in numerosi contenziosi giudiziari riguardanti sia le pretese dei due ex dipendenti della società sia le numerose richieste di pagamento da parte di creditori per i servizi forniti nel corso dell'Estate del 2006 in favore del Comune di Trani. Stessa situazione di incertezza rimane anche per il servizio di gestione del canile sanitario e di quello comunale, svolto dalla stessa società per conto del Comune di Trani con l'aiuto di una cooperativa e della Lega nazionale per la difesa del cane.
«L'Aigs - dice Michele di Gregorio - sembra pretendere dal Comune importi superiori rispetto a quelli concordati. Questa situazione di incertezza richiede che si faccia immediata chiarezza sull'entità sia del contenzioso in corso sia sulle partite debitorie tuttora a carico dell'Aigs. Quella che definimmo una "scatola vuota", utile solo per aumentare il numero delle poltrone a disposizione dei partiti, rischia infatti di diventare l'ennesimo "bubbone" di cui il Comune deve farsi carico. Chiediamo pertanto - conclude - che l'amministrazione, al fine di fare chiarezza, rediga una relazione sullo stato della vicenda, che diventi di pubblico dominio, in modo da capire con certezza quanto questo giocattolo "scassato" costerà fino alla fine ai cittadini».