Al Dino Risi il capolavoro del cinema muto "L'inferno"

Giovedì la proiezione del primo film italiano di oltre mille metri

lunedì 2 luglio 2018 0.01
Giovedì 5 luglio, ore 19, presso il circolo del Cinema Dino Risi (via Andrea Ciardi, 26), il comitato di Trani della società Dante Alighieri propone la proiezione del capolavoro del cinema muto "L'Inferno", diretto nel 1911 da Francesco Bartolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan. Ispirato alle celebri illustrazioni di Gustave Doré e costato circa un milione di lire, "L'inferno" è il primo film italiano di oltre 1000 metri, in 5 rulli (all'epoca di rado se ne superavano due), con cui la casa di produzione Milano Films, fondata due anni prima e attiva fino al 1926, diede il suo fondamentale contributo nella corsa per la legittimazione culturale e nobilitazione artistica del cinema, adattando per lo schermo uno dei massimi capolavori della storia della letteratura, nazionale e mondiale.

Legittimazione che mirava, fra l'altro, ad attirare in sala il pubblico borghese che preferiva ancora andare a teatro, dato che sulla maggior parte dei film dell'epoca pesavano ancora l'impossibilità di una narrazione articolata, anche per via della breve durata, e soprattutto la mancanza della parola. Erano perciò considerati privi di valore artistico, al livello degli spettacoli da fiera (dove erano stati proiettati fino a qualche anno prima, prima cioè della nascita delle sale cinematografiche), adatti a un pubblico proletario di poche pretese.

Ecco come si espresse Matilde Serao, all'indomani della prima al Teatro Mercadante di Napoli (1 marzo 1911), dove era presente con altri spettatori illustri, quali Benedetto Croce e Edoardo Scarfoglio: «Noi che spesso, abbiamo detestato il cinematografo, per la banalità e la scempiaggine dei suoi spettacoli, noi, ieri sera, abbiamo fatto ammenda onorevole: noi ci siamo interessati come al più imponente spettacolo e il nostro animo ne è stato scosso e contiamo di ritornarci. Per noi il film della Milano per l'Inferno di Dante ha riabilitato il cinematografo: per chiunque, tale spettacolo sarà un vero palpito di curiosità e di emozione. E se Gustavo Doré ha scritto, con la matita del disegnatore, il miglior commento grafico al Divino Poema, questa cinematografia ha fatto rivivere l'opera di Doré».

Introduce Vito Santoro, presidente del Comitato di Trani della Società Dante Alighieri. Ingresso libero.