Al "Dino Risi" serata in onore del fumettista Bonvi
Si parlerà del "cinecomics" e dell'influenze nella filmografia italiana
domenica 23 ottobre 2016
0.57
Mercoledì 26 Ottobre alle ore 18 Il circolo del Cinema Dino Risi organizza nell'ambito della retrospettiva "Via Monte Rosa 84" una serata omaggio al grande fumettista Bonvi. Specie con l'avvento delle moderne tecnologie che permettono di filmare l'impossibile in maniera sempre più credibile, il "cinecomics" è a tutti gli effetti diventato un genere cinematografico di vastissimo interesse, collocabile all'interno dei sotto-generi a seconda del fumetto di provenienza: supereroi, fantascienza, horror, avventura. Tuttavia, malgrado quello che il suo successo al botteghino negli ultimi anni possa far pensare, questa "contaminazione mediatica" è tutt'altro che recente (i primi film tratti dai fumetti risalgono agli inizi del secolo scorso) ed è tutt'altro che legata a produzioni colossali da blockbusters internazionali: per esempio, nel 1976, Salvatore Samperi volle realizzare un piccolo film tutto italiano tratto dalle italianissime Sturmtruppen di Bonvi, nome d'arte di Franco Bonvicini, genio assoluto dell'arte sequenziale, che pure vi prese parte in qualità di attore nelle vesti di un condannato a morte.
Non era facile adattare per il cinema le Sturmtruppen, che rappresentavano una ridicolissima parodia della vita militare e del nazismo, raccontata in formato di daily strip sul modello statunitense: sequenze veloci e fulminanti, gag immediate, ricche del fervore creativo tipico di Bonvi, creatore, coi suoi disegni, di tutta una serie di personaggi, e di un inconfondibile linguaggio italo-germanizzato, che ne ha fatto un marchio di fabbrica, senza che ci fosse un vero e proprio protagonista. E così, per dare un corpo umano ai soldati semplici Otto, Fritz, Franz, Humbert, Heinz, … e al Capitanen, agli Uffizialen Superioren, al Sergenten, al Generalen, al Doktoren, al Sottotenenten di Komplementen, al Cuoken e a tutte le alltre Sturmtruppen, Samperi andò a pescare in quella che, in quel momento, era la più grande fucina comica in Italia: il Derby Club di Milano, reclutando (è proprio il caso di dirlo) un formidabile manipolo composto tra gli altri da Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni, Felice Andreasi, Lino Toffolo, Teo Teocoli, Massimo Boldi e capitanato da Enzo Jannacci per la realizzazione delle musiche del film. Ne seguì pure "Sturmtruppen 2 - Tutti al fronte" (1982), sempre diretto da Samperi, con Andreasi, Boldi e Teocoli, e con Franco Oppini, Giorgio Porcaro, Francesco Salvi, Giancarlo Magalli, Bombolo, Enzo Cannavale, Leo Gullotta, Giorgio Ariani. Fumetto, cinema e cabaret mescolati ad arte per un cinecomic che più "contaminazione mediatica" di così non si può.
Interventi di Giuseppe del Curatolo. Ingresso libero.
Non era facile adattare per il cinema le Sturmtruppen, che rappresentavano una ridicolissima parodia della vita militare e del nazismo, raccontata in formato di daily strip sul modello statunitense: sequenze veloci e fulminanti, gag immediate, ricche del fervore creativo tipico di Bonvi, creatore, coi suoi disegni, di tutta una serie di personaggi, e di un inconfondibile linguaggio italo-germanizzato, che ne ha fatto un marchio di fabbrica, senza che ci fosse un vero e proprio protagonista. E così, per dare un corpo umano ai soldati semplici Otto, Fritz, Franz, Humbert, Heinz, … e al Capitanen, agli Uffizialen Superioren, al Sergenten, al Generalen, al Doktoren, al Sottotenenten di Komplementen, al Cuoken e a tutte le alltre Sturmtruppen, Samperi andò a pescare in quella che, in quel momento, era la più grande fucina comica in Italia: il Derby Club di Milano, reclutando (è proprio il caso di dirlo) un formidabile manipolo composto tra gli altri da Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni, Felice Andreasi, Lino Toffolo, Teo Teocoli, Massimo Boldi e capitanato da Enzo Jannacci per la realizzazione delle musiche del film. Ne seguì pure "Sturmtruppen 2 - Tutti al fronte" (1982), sempre diretto da Samperi, con Andreasi, Boldi e Teocoli, e con Franco Oppini, Giorgio Porcaro, Francesco Salvi, Giancarlo Magalli, Bombolo, Enzo Cannavale, Leo Gullotta, Giorgio Ariani. Fumetto, cinema e cabaret mescolati ad arte per un cinecomic che più "contaminazione mediatica" di così non si può.
Interventi di Giuseppe del Curatolo. Ingresso libero.