Al via a Trani il nuovo Bistrot 27: coccolare col gusto d'una volta
Da giovedì 7 novembre in piazza Gradenigo n.5 (Sant'Agostino)
mercoledì 6 novembre 2019
11.44
Tornare bambini riaccostandosi ai sapori di una volta. Potrebbe succedervi di rivivere la situazione del personaggio di Ratatouille, il severo critico gastronomico che, assaggiata la zuppa, che lo fa ritornare indietro nel tempo quando era coccolato dalla mamma, si commuove. Potrebbe succedervi davvero. Un ricordo che torna ad essere realtà, sedendovi a tavola nel nuovo locale di Domenico Di Leone, il Bistrot 27.
Da domani, giovedì 7 novembre, sarà tempo di tornare a gustare la cucina tradizionale di questo luogo che non lascia nulla al caso. Sin dalla scelta del sito della nuova sede in cui riaprire: un modo per far capire ancora una volta come un soggetto privato sia pronto ad investire per la rivalutazione e maggior valorizzazione di una piazza alla quale i tranesi sono da sempre affezionati e che rappresenta pur sempre una "porta d'ingresso" della città ed in particolare del centro storico: piazza Gradenigo, per tutti Sant'Agostino.
Un locale che coccolerà il cliente fin dal suo ingresso, (novità e sorpresa da provare), con un angolo di "benvenuto" e di "arrivederci" con vini e liquori ( adatti appunto ad un eventuale aperitivo d'ingresso o digestivo finale) in un'atmosfera accogliente ed ancor più calda, come in un salotto di casa.
La festa dei sapori d'una volta si rinnova fin da subito, anche con la consueta "guida" e chiacchiera d'intrattenimento del proprietario Domenico, sempre con discrezione ed educazione.
50 posti in un locale "bomboniera" diviso in due sale di media grandezza ( delle quali, la seconda, più riservata ed adatta a cene private o di lavoro o festeggiamenti in occasione di ricorrenze) che in tal modo continua la sua precisa filosofia: più spazio alla qualità piuttosto che alla quantità.
Tra gli antipasti segnaliamo i classici imperdibili: gli storici sponzali fritti, le cime di rape con le sfiziose pettoline ( frittelle vuote), l'evergreen caro alla tradizione contadina: il purè di favetta con cicoria o bietolina ed infine, i re d'autunno da sciolgliere in bocca: i funghi cardoncelli.
Se gli antipasti si limitano ad accogliere, i primi danno il via al " tripudio" del sapore d'una volta: i "richiestissimi": cacio e pepe, carbonara e spaghetti alla "San Giuannin", oppure le tradizionali orecchiette al ragù che fanno da premessa alla "regina" del Bistrot 27: la brascioletta, di cui si può avere già un'anticipazione negli antipasti.
Tra i secondi da non perdere le rustiche striscette di cavallo, l'entrecote di manzo o la richiestissima salsiccia o zampina di Minervino.
Tra le novità del nuovo locale, segnaliamo la presenza, una o due volte la settimana e comunque in un giorno prestabilito, di una cucina di mare che, rispetto al vecchio locale, fatto solo di cucina di terra, recupera piatti d'altri tempi, quelli dei pescatori e degli appassionati della tradizione " povera" : il ciambotto e la seppia ripiena.
A chiudere i dolci sanciranno il degno "gran finale": quel sigillo che regala la soddisfazione e l'appagamento massimo: il tiramisù fatto in casa è il " principe " della situazione. A coronamento: i dolci della casa "I Marigliano" di Napoli, che dalla cassatina al babà confermano e ribadiscono quell'emozione che fa tornare bambini.
Moscato della ditta tranese Nugnes o Passito siciliano ed i vini de "Le Vigne di Sammarco" di Brindisi, a coronare il tutto nei vari abbinamenti a piacere.
Vi consigliamo la prenotazione a questo numero: 388.0919300
Da domani, giovedì 7 novembre, sarà tempo di tornare a gustare la cucina tradizionale di questo luogo che non lascia nulla al caso. Sin dalla scelta del sito della nuova sede in cui riaprire: un modo per far capire ancora una volta come un soggetto privato sia pronto ad investire per la rivalutazione e maggior valorizzazione di una piazza alla quale i tranesi sono da sempre affezionati e che rappresenta pur sempre una "porta d'ingresso" della città ed in particolare del centro storico: piazza Gradenigo, per tutti Sant'Agostino.
Un locale che coccolerà il cliente fin dal suo ingresso, (novità e sorpresa da provare), con un angolo di "benvenuto" e di "arrivederci" con vini e liquori ( adatti appunto ad un eventuale aperitivo d'ingresso o digestivo finale) in un'atmosfera accogliente ed ancor più calda, come in un salotto di casa.
La festa dei sapori d'una volta si rinnova fin da subito, anche con la consueta "guida" e chiacchiera d'intrattenimento del proprietario Domenico, sempre con discrezione ed educazione.
50 posti in un locale "bomboniera" diviso in due sale di media grandezza ( delle quali, la seconda, più riservata ed adatta a cene private o di lavoro o festeggiamenti in occasione di ricorrenze) che in tal modo continua la sua precisa filosofia: più spazio alla qualità piuttosto che alla quantità.
Tra gli antipasti segnaliamo i classici imperdibili: gli storici sponzali fritti, le cime di rape con le sfiziose pettoline ( frittelle vuote), l'evergreen caro alla tradizione contadina: il purè di favetta con cicoria o bietolina ed infine, i re d'autunno da sciolgliere in bocca: i funghi cardoncelli.
Se gli antipasti si limitano ad accogliere, i primi danno il via al " tripudio" del sapore d'una volta: i "richiestissimi": cacio e pepe, carbonara e spaghetti alla "San Giuannin", oppure le tradizionali orecchiette al ragù che fanno da premessa alla "regina" del Bistrot 27: la brascioletta, di cui si può avere già un'anticipazione negli antipasti.
Tra i secondi da non perdere le rustiche striscette di cavallo, l'entrecote di manzo o la richiestissima salsiccia o zampina di Minervino.
Tra le novità del nuovo locale, segnaliamo la presenza, una o due volte la settimana e comunque in un giorno prestabilito, di una cucina di mare che, rispetto al vecchio locale, fatto solo di cucina di terra, recupera piatti d'altri tempi, quelli dei pescatori e degli appassionati della tradizione " povera" : il ciambotto e la seppia ripiena.
A chiudere i dolci sanciranno il degno "gran finale": quel sigillo che regala la soddisfazione e l'appagamento massimo: il tiramisù fatto in casa è il " principe " della situazione. A coronamento: i dolci della casa "I Marigliano" di Napoli, che dalla cassatina al babà confermano e ribadiscono quell'emozione che fa tornare bambini.
Moscato della ditta tranese Nugnes o Passito siciliano ed i vini de "Le Vigne di Sammarco" di Brindisi, a coronare il tutto nei vari abbinamenti a piacere.
Vi consigliamo la prenotazione a questo numero: 388.0919300