Al via il Festival: tra detrattori e entusiasti, i fuochi d'artificio hanno illuminato Trani
Sempre più numerosi cittadini contrari ma dal porto il solito pienone per ammirarli
sabato 25 giugno 2022
7.47
La gara è cominciata: con gli artisti della pirotecnia arrivati da Bagheria ha preso ieri sera il via il Festival dell'arte pirotecnica, ormai una tradizione a Trani che aveva avuto uno stop a causa della pandemia.
L'annuncio della kermesse aveva destato, come al solito, accoglienze opposte tra i cittadini: tra chi cioè ritiene che il mare e il porto di Trani siano una cornice spettacolare per il tripudio di esplosioni e di colori che dal cielo si specchiano sul mare e illuminano anche tutto il porto; e chi osteggia con forza questa pratica in quanto dannosa per i monumenti, per gli animali, e per l'ambiente in genere. Intanto ieri sera, come al solito andrebbe aggiunto, il porto era gremito di gente col naso in su, di tutte le età, venuta anche dai paesi vicini, da cittadini tranesi e da turisti: e le immagini spettacolari stanno già girando in rete in modo sempre più virale, a incorniciare la bellezza della Città.
Dove sta il giusto mezzo dunque? È fuori di dubbio che il problema generato ad esempio negli animali sia autentico, così come le polveri sottili sprigionate nell'ambiente e dannose per la salute dell'uomo.
Ultimamente sempre più comuni hanno vietato le feste pirotecniche, altre città hanno optato per le "novità alternative": i fuochi senza botti, che nulla hanno da invidiare a quelli tradizionali ma senza controindicazioni e con costi più ridotti; e anche spettacoli piromusicali, cioè accompagnati da brani di musica sinfonica senza detonazione o spettacoli di luce, di grande effetto, che suscitano ammirazione ed emozioni.
Ma Trani, si sa, è tutt'uno da sempre con i fuochi d'artificio d'estate. E una tradizione del genere sarebbe difficile da scardinare, soprattutto adesso che questo palcoscenico artistico e naturale è diventato la scenografia preferita di molt artisti della pirotecnia.
Di certo una evoluzione all'insegna della sostenibilità, come in ogni campo, per evitare ogni tipo di rischio e di impatto negativo su cose persone e animali, sarebbe auspicabile, a salvare, come si suol dire, capra e cavoli.
Intanto il festival continua, fino a domenica.
L'annuncio della kermesse aveva destato, come al solito, accoglienze opposte tra i cittadini: tra chi cioè ritiene che il mare e il porto di Trani siano una cornice spettacolare per il tripudio di esplosioni e di colori che dal cielo si specchiano sul mare e illuminano anche tutto il porto; e chi osteggia con forza questa pratica in quanto dannosa per i monumenti, per gli animali, e per l'ambiente in genere. Intanto ieri sera, come al solito andrebbe aggiunto, il porto era gremito di gente col naso in su, di tutte le età, venuta anche dai paesi vicini, da cittadini tranesi e da turisti: e le immagini spettacolari stanno già girando in rete in modo sempre più virale, a incorniciare la bellezza della Città.
Dove sta il giusto mezzo dunque? È fuori di dubbio che il problema generato ad esempio negli animali sia autentico, così come le polveri sottili sprigionate nell'ambiente e dannose per la salute dell'uomo.
Ultimamente sempre più comuni hanno vietato le feste pirotecniche, altre città hanno optato per le "novità alternative": i fuochi senza botti, che nulla hanno da invidiare a quelli tradizionali ma senza controindicazioni e con costi più ridotti; e anche spettacoli piromusicali, cioè accompagnati da brani di musica sinfonica senza detonazione o spettacoli di luce, di grande effetto, che suscitano ammirazione ed emozioni.
Ma Trani, si sa, è tutt'uno da sempre con i fuochi d'artificio d'estate. E una tradizione del genere sarebbe difficile da scardinare, soprattutto adesso che questo palcoscenico artistico e naturale è diventato la scenografia preferita di molt artisti della pirotecnia.
Di certo una evoluzione all'insegna della sostenibilità, come in ogni campo, per evitare ogni tipo di rischio e di impatto negativo su cose persone e animali, sarebbe auspicabile, a salvare, come si suol dire, capra e cavoli.
Intanto il festival continua, fino a domenica.