«Alberghiero, nuova beffa per Trani»

I Verdi sull'esclusione dell'istituto Bovio dal piano provinciale

mercoledì 20 gennaio 2010
Niente sezione alberghiera per l'istituto professionale Bovio di Trani: questa non è stata prevista dal piano di riorganizzazione della rete scolastica. Ora a puntare il dito contro questa decisione sono i Verdi, i quali ricordano come già il Consiglio comunale di Trani, all'unanimità, avesse deliberato in proposito nel mese di giugno 2008, dopo numerosi incontri avuti con il dirigente scolastico, il sostegno alla proposta di implementazione dell'offerta formativa della Bovio.
Anche la Provincia di Bari, con la delibera numero 14 del 20 novembre 2007, aveva condiviso la sua istituzione. E alla stessa maniera si era espressa anche la Regione Puglia, pronta a recepire la richiesta.
«Del resto la richiesta - dice il capogruppo consiliare dei Verdi, Michele di Gregorio - aveva l'obiettivo di dare sfogo alle peculiarità economiche della nostra città, evidentemente caratterizzata dal turismo e dalle attività ricettive in genere, ma anche per sfruttare la struttura che ospita attualmente l'Iips dotato di numerosi spazi per i nuovi alunni e soprattutto delle cucine necessarie per l'attività didattica. Non c'era bisogno di costruire ex novo una struttura, ma semplicemente ripristinare quella esistente». C'è anche da considerare che l'istituzione di una sezione alberghiera a Trani, consentirebbe a moltissimi studenti di evitare di viaggiare fino a Molfetta o Canosa.
«Ebbene - rimarca il consigliere Franco Laurora - nonostante l'esistenza di tali prospettive positive e la condivisione della richiesta anche da parte delle istituzioni prima citate, l'Alberghiero a Trani rimane solo un bel sogno, avendo preferito la Provincia premiare altre città». Per queste ragioni i consiglieri comunali dei Verdi di Trani chiedono formalmente che i rappresentanti tranesi nel Consiglio della Bat, nel rispetto della delibera consiliare di Trani e delle aspettative dei loro concittadini, si facciano immediatamente promotori di un emendamento, o di una qualsiasi altra proposta formale nei modi e nelle forme di legge, contenente la richiesta di inserimento dell'istituto "Bovio" nel piano di riorganizzazione scolastica.