Alla ricerca del blasone di Trani, incontro a tema sabato 27 giugno
Appuntamento nell'androne di Palazzo Mongelli
martedì 23 giugno 2020
Il giorno 27 Giugno 1574 muore Giorgio Vasari che, oltre ad essere stato un valente pittore ed architetto, fu innanzitutto il primo storico dell'Arte italiano che sviluppò il concetto di "rinascita" o Rinascimento". All'indomani dell'emergenza Covid miglior augurio non si possa fare. Allo scoccare della diciottesima ora dello stesso giorno, nell'androne dei cavalli di Palazzo Mongelli, in compagnia di Vittorio Tolomeo, si terrà "una serata tra amici", alla ricerca del civico blasone. Come è noto, agli appassionati di araldica, il Blasone tranese rientra, come riporta l'Enciclopedia Britannica, tra le armi parlanti, che gli inglesi chiamano canting arms, nel senso di arma che canta o racconta, per effetto delle immagini e dei colori che sono rappresentati all'interno dello scudo, ovviamente, rigorosamente sannitico.
Per quanto illustri storici di cose cittadine abbiano già affrontato questa tematica, per ciò che riguarda la comprensione araldica dei vari simboli che compongono l'arme tranese, tuttavia ne resta irrisolto il rebus del suo più intimo significato ed origine, ed allora è come se ci trovassimo di fronte ad un giallo whodunit, o giallo ad enigma, in cui l'autore del delitto viene scoperto in base ad indizi più o meno nascosti e fuorvianti.
Ovviamente resta pacifico che l'Arme cittadina è regolata esclusivamente dalla legge, ed a nessuno è data di poterla modificare se non nei modi stabiliti. Unico requisito per poter partecipare, la mascherina ed una voce baritonale, considerato l'argomento, ma anche per non far torto alle signore, va bene una voce da soprano che ci esalterà per le sue acrobazie vocali, o di mezzo soprano come il celebre Farinelli, il cantante castrato nato nella vicina Andria, chiamato l'usignolo per la dolcezza del suo canto.
L'evento, organizzato nell'ambito dell'attività del laboratorio di Medical Humanities, si terrà sabato 27 giugno, ore 18, in corso Vittorio Emanuele 139, nell'androne di Palazzo Mongelli. A causa del distanziamento tra i posti a sedere e la conseguente limitata capienza, è gradita la prenotazione (32 posti disponibili).
Per quanto illustri storici di cose cittadine abbiano già affrontato questa tematica, per ciò che riguarda la comprensione araldica dei vari simboli che compongono l'arme tranese, tuttavia ne resta irrisolto il rebus del suo più intimo significato ed origine, ed allora è come se ci trovassimo di fronte ad un giallo whodunit, o giallo ad enigma, in cui l'autore del delitto viene scoperto in base ad indizi più o meno nascosti e fuorvianti.
Ovviamente resta pacifico che l'Arme cittadina è regolata esclusivamente dalla legge, ed a nessuno è data di poterla modificare se non nei modi stabiliti. Unico requisito per poter partecipare, la mascherina ed una voce baritonale, considerato l'argomento, ma anche per non far torto alle signore, va bene una voce da soprano che ci esalterà per le sue acrobazie vocali, o di mezzo soprano come il celebre Farinelli, il cantante castrato nato nella vicina Andria, chiamato l'usignolo per la dolcezza del suo canto.
L'evento, organizzato nell'ambito dell'attività del laboratorio di Medical Humanities, si terrà sabato 27 giugno, ore 18, in corso Vittorio Emanuele 139, nell'androne di Palazzo Mongelli. A causa del distanziamento tra i posti a sedere e la conseguente limitata capienza, è gradita la prenotazione (32 posti disponibili).