Allarme occupazione nel calzaturiero
Quattromila famiglie a rischio
lunedì 9 maggio 2005
L'Associazione C.T.A. di TRANI (Commercio, Turismo, Artigianato e servizi) lancia l'allarme occupazione per il comparto manifatturiero – calzaturiero della città di Trani. "Secondo i dati reali in possesso della ns. Associazione che annovera tra i propri iscritti oltre 100 aziende del settore calzaturiero (su 160 aziende presenti a Trani) - spiega il presidente Michele De Marinis - sono circa 4.000 le famiglie tranesi che rischiano di perdere il loro reddito a causa della grave crisi economica internazionale ed in particolare della concorrenza sleale dei paesi asiatici. I calzaturifici, tomaifici, suolifici, solettifici, tacchifici, scatolifici, etichettifici e le numerosissime orlatrici che lavorano nella ns. città, sono destinati a chiudere se non si provvederà al più presto ad adottare misure di salvaguardia del prodotto italiano ed in particolare del settore manifatturiero – calzaturiero."
"Le aziende tranesi non temono la concorrenza internazionale, continua De Marinis. Già in passato, la scrivente Associazione nel corso dei suoi 15 anni di attività può documentarlo, le Aziende Associate hanno saputo affrontare e superare momenti di crisi economica di notevole gravità e da sole sono riuscite a competere con il mercato mondiale facendo grandi sacrifici, investendo in strutture, e riuscendo a diversificare i "modelli", realizzandoli in pochissimi giorni e lanciarli sul mercato mondiale: il tutto sempre rispettando le regole europee per la salvaguardia dei diritti e della salute dei lavoratori e dei consumatori. Nulla possono fare oggi contro una concorrenza sleale basata sullo sfruttamento dei lavoratori e dei bambini, sull'utilizzo di prodotti altamente tossici e nocivi. Non è difficile spiegare ai consumatori perché una stessa scarpa fabbricata in Cina costi solo 5 euro mentre quella fabbricata a Trani ne costi 18 euro. Le nostre aziende non intendono delocalizzare la loro produzione. Sono orgogliose di essere Italiane, Pugliesi e Tranesi ma soprattutto vogliono continuare a lavorare ed a dare qui occupazione a migliaia di famiglie: vogliono essere sempre più una parte trainante della economia di questa città.
Invitiamo pertanto il Sindaco della Città di Trani ed il Presidente del Consiglio Comunale, nonché neo-Consigliere Regionale, ad organizzare con la massima urgenza una pubblica assemblea che veda partecipi consiglieri comunali, forze politiche, rappresentanti sindacali, organizzazioni di categoria e i cittadini tutti per far sentire la voce di Trani e delle sue aziende del settore manifatturiero - calzaturiero. Dalla Regione, dal Parlamento Italiano e da quello Europeo ci attendiamo in tempi brevi, tutte le misure più idonee per la salvaguardia e la tutela delle aziende e dei lavoratori tranesi.
Invitiamo pertanto il Sindaco della Città di Trani ed il Presidente del Consiglio Comunale, nonché neo-Consigliere Regionale, ad organizzare con la massima urgenza una pubblica assemblea che veda partecipi consiglieri comunali, forze politiche, rappresentanti sindacali, organizzazioni di categoria e i cittadini tutti per far sentire la voce di Trani e delle sue aziende del settore manifatturiero - calzaturiero. Dalla Regione, dal Parlamento Italiano e da quello Europeo ci attendiamo in tempi brevi, tutte le misure più idonee per la salvaguardia e la tutela delle aziende e dei lavoratori tranesi.