Amet, Di Pantaleo promette: «Monto i parcometri con le mie mani, se necessario»

Ecco uno stralcio dell'intervista dell'Ad di Amet rilasciata a Giovanni Ronco e online domani

venerdì 28 marzo 2014 14.53
A cura di Vincenzo Membola
Ci eravamo lasciati con un silenzio inquietante. A una decina di giorni di distanza, si muovono le acque in casa Amet. Prende la parola Maurizio Di Pantaleo, Amministratore Delegato dell'Amet, ospite della rubrica Cordialmente di Giovanni Ronco (che troverete online da domani). Qualche tema già trattato nell'ultimo periodo è stato toccato, come ad esempio il problema dei parcometri e dei parcheggi.

Nell'ordine, la prima questione è la più imbarazzante. Paesi ben più piccoli di Trani se ne sono muniti senza problemi. In città invece sembra ci sia qualche sortilegio che li tiene lontani dalle strade. Questi parcometri sono o non sono una priorità dell'Azienda Municipalizzata? A quanto pare sì, stando proprio a quanto dice Di Pantaleo: «Sono disposto ad istallarli io. Trani ne deve essere fornita il prima possibile, così come non è sostenibile che le strisce blu non si vedano». E così, mentre sul web si discute sulle multe derivanti da grattino scaduto, finalmente la via crucis potrebbe essere terminata. Sarebbe anche ora, visto il periodo di Quaresima.

Secondo punto, i parcheggi. Di certo con una soluzione meno rapida. Gli occhi sono ancora puntati su piazza XX Settembre, che sta diventando una sorta di deus ex machina di quest'altra croce cittadina. Anche Amet è interessata nell'apertura del sotterraneo, insieme ad uno studio più approfondito dell'illuminazione della piazza soprastante. Ma per far questo, l'azienda ha bisogno di liquidità, parola chiave negli affari di Di Pantaleo da un po' di mesi a questa parte. Senza quella, altro che miracoli. Qui il periodo di Resurrezione è lontano dal compimento.