Amet Igs, in arrivo azione di responsabilità contro il liquidatore
Gino Simone non è riuscito a ottemperare alle richieste del Comune
venerdì 5 giugno 2015
7.17
La società Amet Igs srl, di cui è socio unico il Comune di Trani, non se la passa benissimo e a farne le spese potrebbe essere Gino Simone, liquidatore della partecipata, nonché segretario cittadino di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale. Il commissario straordinario ha, infatti, con i poteri di Giunta Comunale, deliberato che il dirigente dell'area economico-finanziaria provveda a completare tutti gli accertamenti necessari, in fatto e in diritto, per rendere praticabile e opportuna un'azione di responsabilità nei confronti del liquidatore della società e che il segretario generale, qualora ne sussistano i presupporti, adotti le opportune misure e iniziative.
La decisione arriva in seguito a uno scambio di note tra liquidatore e area finanziaria, che non ha soddisfatto il Comune: la commissaria straordinaria Maria Rita Iaculli si era già rifiutata di approvare il bilancio 2014 dell'ente, caldeggiando la consegna dei registri societari presso il Tribunale di Trani. La documentazione prodotta non ha evidentemente convinto nessuno, come emerso in sede di assemblea societaria lo scorso 11 maggio, quando il liquidatore non ha offerto adeguati chiarimenti alle problematiche poste e continuato a ignorare le richieste della dirigente. La dottoressa Iaculli aveva più volte parlato di provvedimenti anche sanzionatori a carico dei vertici aziendali delle partecipate, in presenza di presupposti di fatto e di diritto e da questa delibera pare che il tempo sia ormai giunto.
La decisione arriva in seguito a uno scambio di note tra liquidatore e area finanziaria, che non ha soddisfatto il Comune: la commissaria straordinaria Maria Rita Iaculli si era già rifiutata di approvare il bilancio 2014 dell'ente, caldeggiando la consegna dei registri societari presso il Tribunale di Trani. La documentazione prodotta non ha evidentemente convinto nessuno, come emerso in sede di assemblea societaria lo scorso 11 maggio, quando il liquidatore non ha offerto adeguati chiarimenti alle problematiche poste e continuato a ignorare le richieste della dirigente. La dottoressa Iaculli aveva più volte parlato di provvedimenti anche sanzionatori a carico dei vertici aziendali delle partecipate, in presenza di presupposti di fatto e di diritto e da questa delibera pare che il tempo sia ormai giunto.