Amianto a Trani, le periferie sono ancora piene
L'Aisa fa la mappatura dei siti contaminati e pericolosi
martedì 16 dicembre 2014
7.17
Domenica 14 dicembre 2014 gli Operatori della Delegazione provinciale tranese dell'AISA (Associazione Italiana Sicurezza Ambientale) hanno effettuato un servizio di monitoraggio ambientale nel territorio periferico e rurale di Trani e hanno documentato, con foto e video, la presenza di cemento-amianto abbandonato in vari siti. A farlo sapere è il Delegato provinciale dell'associazione, il tranese Nunzio Di Lauro.
Ecco l'elenco di alcuni siti dove gli operatori AISA hanno riscontrato l'abbandono di rifiuti "pericolosi" sotto forma di lastre, vasche, canne fumarie ed altri manufatti in eternit:
1) manufatti in eternit tra Via Salvemini e Via Irlanda;
2) vasca e lastre in eternit ai bordi della strada in Via Giachetti;
3) vasca in eternit in Via Alberolongo (alle spalle di Villa Dragonetti);
4) vasca in eternit in Via Puccini, a fianco del marciapiedi;
5) vasca in eternit (ed altri rifiuti speciali) nella complanare ovest nei pressi dello svincolo Sant'Angelo della S.S. 16 BIS;
6) vasche di eternit a ridosso della strada Vicinale Monachelle, nei pressi della Stazione elettrica Amet;
7) manufatti frantumati di eternit (vasche e lastre) vicino il muretto della vecchia discarica comunale De Cuneo-Tufare;
8) vasca in eternit (e vari rifiuti speciali) a ridosso della Strada provinciale Bisceglie-Andria (SP 13) tra il chilometro 6 e 7;
9) vasche e lastre di eternit frantumate (e tantissimi altri rifiuti speciali) in Contrada Boccadoro – Complanare Est - a fianco dei binari della ferrovia.
L'Associazione A.I.S.A. rivolgendosi all'Amministrazione comunale di Trani evidenzia che questi manufatti versano in cattive condizioni e probabilmente altamente friabili, per cui le vibrazioni, i movimenti di persone o veicoli e le correnti d'aria possono causare il distacco delle fibre di amianto debolmente legate al resto del materiale, disperdendole nell'ambiente circostante anche a distanza.
Particolare pericolosità rappresentano le lastre di eternit presenti in Via Giachetti in quanto sottoposte allo schiacciamento frequente degli pneumatici delle auto in transito che frantumano il materiale provocando il rilascio di fibre di amianto, situazione che costituisce un potenziale rischio per i passeggeri delle auto e per i residenti delle abitazioni circostanti. Stessa cosa dicasi per i manufatti di eternit presenti a ridosso della strada tra Via Salvemini e Via Irlanda, in quanto il frequente passaggio di autobus dell'Amet e di veicoli potrebbe causare il rilascio di fibre di amianto potenzialmente a rischio per i passeggeri e conducenti dei bus e delle auto, oltre che per i residenti delle abitazioni circostanti.
«Con la presente segnalazione - si legge in chiusura di una nota che porta la firma di Nunzio Di Lauro - la Delegazione provinciale AISA di Trani chiede all'Amministrazione comunale di Trani la rimozione di questi rifiuti pericolosi, con priorità assoluta per quei manufatti situati nei pressi delle zone residenziali. La salvaguardia e la salubrità dell'ambiente che ci circonda è legata inevitabilmente alla tutela della salute pubblica ed è compito del Capo dell'Amministrazione comunale prevenire ed eliminare i pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini, sia che tali situazioni di pericolo minacciano aree di pubblico transito e accesso e sia che interessano gli ambiti della proprietà privata».
Ecco l'elenco di alcuni siti dove gli operatori AISA hanno riscontrato l'abbandono di rifiuti "pericolosi" sotto forma di lastre, vasche, canne fumarie ed altri manufatti in eternit:
1) manufatti in eternit tra Via Salvemini e Via Irlanda;
2) vasca e lastre in eternit ai bordi della strada in Via Giachetti;
3) vasca in eternit in Via Alberolongo (alle spalle di Villa Dragonetti);
4) vasca in eternit in Via Puccini, a fianco del marciapiedi;
5) vasca in eternit (ed altri rifiuti speciali) nella complanare ovest nei pressi dello svincolo Sant'Angelo della S.S. 16 BIS;
6) vasche di eternit a ridosso della strada Vicinale Monachelle, nei pressi della Stazione elettrica Amet;
7) manufatti frantumati di eternit (vasche e lastre) vicino il muretto della vecchia discarica comunale De Cuneo-Tufare;
8) vasca in eternit (e vari rifiuti speciali) a ridosso della Strada provinciale Bisceglie-Andria (SP 13) tra il chilometro 6 e 7;
9) vasche e lastre di eternit frantumate (e tantissimi altri rifiuti speciali) in Contrada Boccadoro – Complanare Est - a fianco dei binari della ferrovia.
L'Associazione A.I.S.A. rivolgendosi all'Amministrazione comunale di Trani evidenzia che questi manufatti versano in cattive condizioni e probabilmente altamente friabili, per cui le vibrazioni, i movimenti di persone o veicoli e le correnti d'aria possono causare il distacco delle fibre di amianto debolmente legate al resto del materiale, disperdendole nell'ambiente circostante anche a distanza.
Particolare pericolosità rappresentano le lastre di eternit presenti in Via Giachetti in quanto sottoposte allo schiacciamento frequente degli pneumatici delle auto in transito che frantumano il materiale provocando il rilascio di fibre di amianto, situazione che costituisce un potenziale rischio per i passeggeri delle auto e per i residenti delle abitazioni circostanti. Stessa cosa dicasi per i manufatti di eternit presenti a ridosso della strada tra Via Salvemini e Via Irlanda, in quanto il frequente passaggio di autobus dell'Amet e di veicoli potrebbe causare il rilascio di fibre di amianto potenzialmente a rischio per i passeggeri e conducenti dei bus e delle auto, oltre che per i residenti delle abitazioni circostanti.
«Con la presente segnalazione - si legge in chiusura di una nota che porta la firma di Nunzio Di Lauro - la Delegazione provinciale AISA di Trani chiede all'Amministrazione comunale di Trani la rimozione di questi rifiuti pericolosi, con priorità assoluta per quei manufatti situati nei pressi delle zone residenziali. La salvaguardia e la salubrità dell'ambiente che ci circonda è legata inevitabilmente alla tutela della salute pubblica ed è compito del Capo dell'Amministrazione comunale prevenire ed eliminare i pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini, sia che tali situazioni di pericolo minacciano aree di pubblico transito e accesso e sia che interessano gli ambiti della proprietà privata».