Amiu e il contratto di servizio. A quando le risposte?
L'azienda non vede riconosciuto a pieno il proprio lavoro dal Comune
giovedì 14 maggio 2015
8.09
Tra le questioni di più urgente attualità, in Amiu Spa, c'è quella relativa al nuovo contratto di servizio, su cui il Comune di Trani sta nicchiando da diverso tempo. Il contratto di servizio è stato a tutti gli effetti sottopagato nel corso di numerosi anni e la restante somma necessaria a coprire tutti servizi offerti da Amiu è stata recuperata dalla discarica. Ma la discarica non è un salvadanaio senza fondo. Ormai da tempo, amministratore delegato Amiu e commissario straordinario cercano un punto di incontro che miri alla rivisitazione della somma del contratto di servizio, ma l'aumento proposto è ancora troppo basso.
Affermata e comprovata la necessità di un tavolo tecnico tra Comune, Amiu e i sindacati che difendano l'operato della forza lavoro, in vista non c'è ancora nulla. I cittadini hanno pagato la tassa sui rifiuti e il Comune ha fatto cassa. Ma le somme dovrebbero immediatamente essere destinate alla pulizia della città.
Situazione drammatica quella vissuta dagli operai che ormai vivono la perenne sensazione di dubbio sul rinnovo del loro lavoro e di conseguenza sugli stipendi, considerando peraltro che è saltato anche il premio di produzione maturato per il 2014 per assenza di fondi. Le Rsu, i rappresentanti sindacali aziendali, hanno richiesto un incontro al commissario straordinario, sollecitando senza ricevere alcuna risposta ed è strano perché molti cittadini sono stati ricevuti senza alcun diniego.
Tra le proposte sul tavolo, quella di firmare il contratto di servizio e di istituire un tavolo tecnico effettivo, dove si stabiliscano i servizi prioritari considerando però che Amiu è attualmente un'azienda strutturalmente obsoleta. Amiu è sotto-organico perché non dispone del personale necessario a coprire l'intero territorio, considerando la naturale urbanizzazione delle zone periferiche.
Con un nuovo riassetto, con un rinnovo del personale, con una rivisitazione logistica e strutturale, con una rivoluzione totale che punti alla differenziata, l'Amiu può essere ricapitalizzata e non svenduta ad un privato che oggi l'acquisterebbe con pochi spiccioli. Una rivoluzione necessaria, sperata.
Affermata e comprovata la necessità di un tavolo tecnico tra Comune, Amiu e i sindacati che difendano l'operato della forza lavoro, in vista non c'è ancora nulla. I cittadini hanno pagato la tassa sui rifiuti e il Comune ha fatto cassa. Ma le somme dovrebbero immediatamente essere destinate alla pulizia della città.
Situazione drammatica quella vissuta dagli operai che ormai vivono la perenne sensazione di dubbio sul rinnovo del loro lavoro e di conseguenza sugli stipendi, considerando peraltro che è saltato anche il premio di produzione maturato per il 2014 per assenza di fondi. Le Rsu, i rappresentanti sindacali aziendali, hanno richiesto un incontro al commissario straordinario, sollecitando senza ricevere alcuna risposta ed è strano perché molti cittadini sono stati ricevuti senza alcun diniego.
Tra le proposte sul tavolo, quella di firmare il contratto di servizio e di istituire un tavolo tecnico effettivo, dove si stabiliscano i servizi prioritari considerando però che Amiu è attualmente un'azienda strutturalmente obsoleta. Amiu è sotto-organico perché non dispone del personale necessario a coprire l'intero territorio, considerando la naturale urbanizzazione delle zone periferiche.
Con un nuovo riassetto, con un rinnovo del personale, con una rivisitazione logistica e strutturale, con una rivoluzione totale che punti alla differenziata, l'Amiu può essere ricapitalizzata e non svenduta ad un privato che oggi l'acquisterebbe con pochi spiccioli. Una rivoluzione necessaria, sperata.