Amiu, tra la consigliera Barresi e l'ingegner Nacci continua il botta e risposta
I chiarimenti dell'amministratore unico sulla sua visita in discarica e sui concorsi
giovedì 11 luglio 2019
8.06
L'Amministratore Unico Ing. Gaetano Nacci risponde alle ultime affermazioni della Consigliera Comunale Barresi pubblicate dalle testate giornalistiche in data 8/7/2019. "Intendo rispondere alla Consigliera Comunale Anna Barresi ed al suo ultimo intervento avente ad oggetto le selezioni pubbliche dell'Azienda AMIU S.p.A. che mi onoro di rappresentare nella veste di Amministratore Unico.
Circa la citazione ripetuta «A pensar male del prossimo si fa peccato ma si indovina» voglio nuovamente chiarire che non sono affatto infastidito. Piuttosto intendo rilevare che la ricerca del torbido è una sorta di assillo da parte della Barresi. Eppure se solo volesse…
Il mio riferimento alla visita in discarica è dovuto dalla necessità di mettere in risalto la differenza di comportamento tra chi come me, anche in nome e per conto di AMIU, dà immediata disponibilità a coloro che avanzano richieste finalizzate ad un pubblico interesse e chi, come Lei, a tale disponibilità fa corrispondere la scortesia di non rispettare l'appuntamento senza neanche degnarsi di avvisare i propri interlocutori.
Per tornare alla questione della condivisione della giunta comunale, mi preme evidenziare la differenza tra la predisposizione di un atto e la sua adozione. Mettendo in luce il suo proverbiale rispetto per l'organo collegiale amministrativo (la Giunta Comunale) e l'organo monocratico aziendale di AMIU (l'Amministratore Unico) Lei si spinge a parlare «minestrina preparata illo tempore dall'Amiu, la Giunta se l'è dovuta, solo, digerire, tappandosi il naso…o c'è dell'altro che non sappiamo?». Il Suo scritto, e non solo nella parte citata, è un condensato di provocazione e di offese. Come può non esserLe chiaro che i documenti sono stati predisposti ed inviati in bozza e solo successivamente adottati?
Analoga confusione è riportata nel punto successivo quando fa riferimento all'art. 35 del D.Lgs. 165/2001. Il richiamo è ai principi e non all'ottemperanza dello stesso articolo.
Evidentemente la consigliera comunale Barresi tende ogni volta a fomentare disordine nelle questioni. Solo per dovere di ricostruzione dei fatti: il 23 giugno la Consigliera Comunale Barresi con un comunicato stampa ha chiesto come mai AMIU non indiceva concorsi ed ha anticipato che quando gli stessi sarebbero stati indetti avrebbero contenuto delle insidie puntualmente elencate. Le abbiamo risposto che già il 22 giugno i concorsi erano stati indetti con pubblicazione sul sito AMIU e che i bandi non contenevano alcuna delle insidie prospettate. A ciò la Consigliera Comunale Anna Barresi ha risposto affermando che non vi era stata la condivisione con la giunta comunale e che, perciò, l'intera procedura era da ritenere nulla. Le abbiamo quindi con pazienza dimostrato che la condivisione con la giunta comunale era avvenuta (fatto peraltro riscontrabile tramite libero accesso all'Albo Pretorio Comunale). Ancora la Consigliera Comunale ha continuato affermando che anziché una "vera" condivisione "…la Giunta se l'è dovuta solo digerire…". Ci chiediamo: dove intende arrivare la Consigliera Comunale? Perché continuare ad inanellare magre figure visto che i fatti si incaricano di dimostrare che le sue affermazioni sono destituite di ogni fondamento? Invero non ci interessa il motivo che La spinge ogni volta ad alzare polveroni. Sappia tuttavia che non La seguiremo ad oltranza nelle Sue fantasiose ricostruzioni né risponderemo ai suoi comunicati stampa che riterremo non meritevoli di riscontro. Resta inteso che, ovviamente, continueremo a dare riscontro secondo la normativa, alle istanze formalmente presentate in qualità di Consigliere Comunale.
Sulla questione Daneco devo farLe notare la completa infondatezza degli stessi quesiti posti. Semplicemente pone domande che non hanno tra loro alcun nesso di causalità. Resto allibito dal modo con cui associa questioni che nulla hanno a che fare tra di loro. E ciò denota, ove ve ne fosse bisogno, una scarsa conoscenza del diritto societario e delle dinamiche aziendali di cui pure si ostina a parlare con tono degno di un esperto e cultore della materia. È, purtroppo, troppo chiaro che Lei non ha la più pallida idea di ciò di cui si sta parlando. Tuttavia non si astiene dal farlo. Anzi. Ancora una volta genera volutamente confusione e tende a creare inutile allarmismo citando la Tari.
Per chiarire la questione: i commissari giudiziali di Daneco, con il benestare del Giudice del Tribunale di Roma Dr.ssa Margherita Libri, hanno avviato un procedimento competitivo ex art. 163 bis L.F. per alienare alcuni asset aziendali (per essere più chiari: vendere qualcosa di Daneco). Per conoscere l'oggetto della vendita AMIU, tutti i soggetti invitati, hanno dovuto sottoscrivere un patto di riservatezza: si tratta di un impegno formale a non divulgare informazioni di carattere riservato. Avuto accesso alle informazioni circa gli asset oggetto della procedura comparativa, in virtù della sottoscrizione del patto di riservatezza, si è ritenuto di non presentare alcuna offerta.
Tralascio ogni commento sull'invito finale da Lei rivoltomi circa i modi da utilizzare. Semmai visto il Suo continuo appellarsi alle prerogative di consigliera comunale Le chiedo di applicare maggiore dedizione alle materie oggetto dei suoi approfondimenti nelle vesti di consigliera comunale. Perché? Per il semplice fatto che molte delle domande da Lei poste hanno già risposta con una semplice consultazione dell'Albo Pretorio del Comune di Trani e/o del sito aziendale AMIU. Al contrario, continuare a porre interrogativi su questioni inesistenti ci fa sottrarre del tempo alle attività aziendali nelle quali siamo impegnati. Con le sue domande, dal senso spesso inesistente, ci distoglie da attività certamente più proficue per la collettività. Eviti di continuare in questa direzione: i tranesi Le saranno certamente grati".
Circa la citazione ripetuta «A pensar male del prossimo si fa peccato ma si indovina» voglio nuovamente chiarire che non sono affatto infastidito. Piuttosto intendo rilevare che la ricerca del torbido è una sorta di assillo da parte della Barresi. Eppure se solo volesse…
Il mio riferimento alla visita in discarica è dovuto dalla necessità di mettere in risalto la differenza di comportamento tra chi come me, anche in nome e per conto di AMIU, dà immediata disponibilità a coloro che avanzano richieste finalizzate ad un pubblico interesse e chi, come Lei, a tale disponibilità fa corrispondere la scortesia di non rispettare l'appuntamento senza neanche degnarsi di avvisare i propri interlocutori.
Per tornare alla questione della condivisione della giunta comunale, mi preme evidenziare la differenza tra la predisposizione di un atto e la sua adozione. Mettendo in luce il suo proverbiale rispetto per l'organo collegiale amministrativo (la Giunta Comunale) e l'organo monocratico aziendale di AMIU (l'Amministratore Unico) Lei si spinge a parlare «minestrina preparata illo tempore dall'Amiu, la Giunta se l'è dovuta, solo, digerire, tappandosi il naso…o c'è dell'altro che non sappiamo?». Il Suo scritto, e non solo nella parte citata, è un condensato di provocazione e di offese. Come può non esserLe chiaro che i documenti sono stati predisposti ed inviati in bozza e solo successivamente adottati?
Analoga confusione è riportata nel punto successivo quando fa riferimento all'art. 35 del D.Lgs. 165/2001. Il richiamo è ai principi e non all'ottemperanza dello stesso articolo.
Evidentemente la consigliera comunale Barresi tende ogni volta a fomentare disordine nelle questioni. Solo per dovere di ricostruzione dei fatti: il 23 giugno la Consigliera Comunale Barresi con un comunicato stampa ha chiesto come mai AMIU non indiceva concorsi ed ha anticipato che quando gli stessi sarebbero stati indetti avrebbero contenuto delle insidie puntualmente elencate. Le abbiamo risposto che già il 22 giugno i concorsi erano stati indetti con pubblicazione sul sito AMIU e che i bandi non contenevano alcuna delle insidie prospettate. A ciò la Consigliera Comunale Anna Barresi ha risposto affermando che non vi era stata la condivisione con la giunta comunale e che, perciò, l'intera procedura era da ritenere nulla. Le abbiamo quindi con pazienza dimostrato che la condivisione con la giunta comunale era avvenuta (fatto peraltro riscontrabile tramite libero accesso all'Albo Pretorio Comunale). Ancora la Consigliera Comunale ha continuato affermando che anziché una "vera" condivisione "…la Giunta se l'è dovuta solo digerire…". Ci chiediamo: dove intende arrivare la Consigliera Comunale? Perché continuare ad inanellare magre figure visto che i fatti si incaricano di dimostrare che le sue affermazioni sono destituite di ogni fondamento? Invero non ci interessa il motivo che La spinge ogni volta ad alzare polveroni. Sappia tuttavia che non La seguiremo ad oltranza nelle Sue fantasiose ricostruzioni né risponderemo ai suoi comunicati stampa che riterremo non meritevoli di riscontro. Resta inteso che, ovviamente, continueremo a dare riscontro secondo la normativa, alle istanze formalmente presentate in qualità di Consigliere Comunale.
Sulla questione Daneco devo farLe notare la completa infondatezza degli stessi quesiti posti. Semplicemente pone domande che non hanno tra loro alcun nesso di causalità. Resto allibito dal modo con cui associa questioni che nulla hanno a che fare tra di loro. E ciò denota, ove ve ne fosse bisogno, una scarsa conoscenza del diritto societario e delle dinamiche aziendali di cui pure si ostina a parlare con tono degno di un esperto e cultore della materia. È, purtroppo, troppo chiaro che Lei non ha la più pallida idea di ciò di cui si sta parlando. Tuttavia non si astiene dal farlo. Anzi. Ancora una volta genera volutamente confusione e tende a creare inutile allarmismo citando la Tari.
Per chiarire la questione: i commissari giudiziali di Daneco, con il benestare del Giudice del Tribunale di Roma Dr.ssa Margherita Libri, hanno avviato un procedimento competitivo ex art. 163 bis L.F. per alienare alcuni asset aziendali (per essere più chiari: vendere qualcosa di Daneco). Per conoscere l'oggetto della vendita AMIU, tutti i soggetti invitati, hanno dovuto sottoscrivere un patto di riservatezza: si tratta di un impegno formale a non divulgare informazioni di carattere riservato. Avuto accesso alle informazioni circa gli asset oggetto della procedura comparativa, in virtù della sottoscrizione del patto di riservatezza, si è ritenuto di non presentare alcuna offerta.
Tralascio ogni commento sull'invito finale da Lei rivoltomi circa i modi da utilizzare. Semmai visto il Suo continuo appellarsi alle prerogative di consigliera comunale Le chiedo di applicare maggiore dedizione alle materie oggetto dei suoi approfondimenti nelle vesti di consigliera comunale. Perché? Per il semplice fatto che molte delle domande da Lei poste hanno già risposta con una semplice consultazione dell'Albo Pretorio del Comune di Trani e/o del sito aziendale AMIU. Al contrario, continuare a porre interrogativi su questioni inesistenti ci fa sottrarre del tempo alle attività aziendali nelle quali siamo impegnati. Con le sue domande, dal senso spesso inesistente, ci distoglie da attività certamente più proficue per la collettività. Eviti di continuare in questa direzione: i tranesi Le saranno certamente grati".