Blackout nel Cda di Amet: dimessi Piazzolla e Caputo
La querelle tra Nigretti e il sindaco Bottaro ha animato le cronache nei giorni scorsi
lunedì 22 luglio 2024
16.35
Era stato nominato con decreto del sindaco avente per oggetto "Designazione componenti del Consiglio di Amministrazione della Società controllata Amet spa", il nuovo Cda di Amet: la terna designata, dopo l'attento esame delle 10 manifestazioni di interesse pervenute, era formata dall'avv. Angelo Nigretti (Amministratore delegato), dott. Michele Cesare Dante Piazzola (Presidente), e dott.ssa Silvia Caputo (componente), che avevano preso il posto del Cda dimissionario (Nugnes, Pasculli, Reale). Di pochi minuti fa la notizia delle dimissioni di Piazzolla e Caputo.
La polemica era esplosa con accuse da parte di Nigretti nei confronti del Sindaco ("Dopo aver spento, nel senso letterale della parola, la Luce di Trani, quella luce che tutti, in Italia ed Europa, ci invidiavano, con una farlocca gara Consip e nella piena consapevolezza che l'Amet non avrebbe mai potuto parteciparvi in quanto veniva richiesto all'aggiudicatario anche l'intestazione della fattura del consumo di energia elettrica dei pali illuminanti che per Amet è vietato dall'Arera per essere distributore delle reti, ieri abbiamo assistito all'ennesimo scippo ai danni dell'Amet e della città di Trani"), che aveva risposto con parole altrettanto dure: "Mi addolora prendere atto che l'Amministratore Delegato di Amet, nominato su incarico fiduciario dal sottoscritto, possa aver "sferrato", nel pieno del suo ruolo istituzionale, un attacco così personale, così menzognero, oltre che ai limiti della denuncia penale, nei confronti del Sindaco della Città di Trani». «Credo che definire il Sindaco della Città come il "mazziere napoletano abile nel gioco delle tre carte" sia oltremodo indegno ed offensivo per i cittadini, soprattutto se tale definizione proviene da chi riveste un ruolo istituzionale». Di seguito era avvenuto il dissociarsi degli altri componenti del consiglio di amministrazione.
La polemica era esplosa con accuse da parte di Nigretti nei confronti del Sindaco ("Dopo aver spento, nel senso letterale della parola, la Luce di Trani, quella luce che tutti, in Italia ed Europa, ci invidiavano, con una farlocca gara Consip e nella piena consapevolezza che l'Amet non avrebbe mai potuto parteciparvi in quanto veniva richiesto all'aggiudicatario anche l'intestazione della fattura del consumo di energia elettrica dei pali illuminanti che per Amet è vietato dall'Arera per essere distributore delle reti, ieri abbiamo assistito all'ennesimo scippo ai danni dell'Amet e della città di Trani"), che aveva risposto con parole altrettanto dure: "Mi addolora prendere atto che l'Amministratore Delegato di Amet, nominato su incarico fiduciario dal sottoscritto, possa aver "sferrato", nel pieno del suo ruolo istituzionale, un attacco così personale, così menzognero, oltre che ai limiti della denuncia penale, nei confronti del Sindaco della Città di Trani». «Credo che definire il Sindaco della Città come il "mazziere napoletano abile nel gioco delle tre carte" sia oltremodo indegno ed offensivo per i cittadini, soprattutto se tale definizione proviene da chi riveste un ruolo istituzionale». Di seguito era avvenuto il dissociarsi degli altri componenti del consiglio di amministrazione.