Il M5S: «vogliamo Rifiuti Zero e sappiamo come fare»

I grillini tranesi illustrano come attivare la strategia d'abbattimento degli scarti urbani

martedì 12 maggio 2015 8.47
A cura di Vincenzo Membola
«Il rapporto simbiotico tra uomo e ambiente è stato compromesso nella nostra città, soprattutto negli ultimi decenni, da numerose concause, tutte addebitabili a politiche suicide a livello nazionale, regionale e locale. Lo sviluppo socio economico dei prossimi anni si baserà proprio su queste tematiche: sostenibilità ambientale e sociale, white economy, green economy, ciclo dei rifiuti in un'economia circolare. L'amministrazione che saprà per tempo cogliere le opportunità che già esistono tra fondi europei, incentivi nazionali e regionali, attraverso una programmazione di qualità, potrà portare alla cittadinanza indubbi vantaggi». Ad affermarlo è il Movimento 5 Stelle tranese che, con la candidatura di Antonella Papagni, è in corsa per il governo della città. Dell'ambiente ha fatto uno dei punti programmatici, passando per una delle iniziative più supportate a livello nazionale. La Strategia Rifiuti Zero.

«Tanti vantaggi - continua il M5S -: una città pulita, accogliente, aria salubre, cibi sani, mare pulito, risparmio energetico e risparmio di soldi per i cittadini, occupazione e valorizzazione del territorio di Trani. Sino ad ora sono 215 i comuni che vi hanno aderito e Trani non è tra questi. La precedente amministrazione ha disatteso le richieste della cittadinanza attiva cercando di mantenere un piede in due scarpe; tale logica, a nostro avviso, va contro gli interessi di una comunità già offesa dall'inquinamento della falda acquifera, dell'aria e dei terreni circostanti la discarica, inquinamento accertato dall'Arpa e che ha portato ad illustri arresti».

«Non solo: una scelta contraria alla Strategia Rifiuti Zero - concludono i grillini nel comunicato - elimina la possibilità di creare occupazione e sviluppo sostenibile, elimina la possibilità di ridurre ed infine di eliminare a lungo termine la tassa sui rifiuti, elimina la possibilità di vivere in un ambiente salubre e di mostrare tale ambiente ai turisti, elimina la possibilità di guardare al futuro con speranza. "La parola di un politico vale sino al minuto dopo averla detta". Noi siamo cittadini che si battono da anni per portare alla luce l'avvelenamento dei tranesi e per spronare l'amministrazione ad intervenire e ad attuare politiche virtuose; pertanto nutriamo diffidenza verso il "finto nuovo" che solo ora si presenta con tali promesse. Sulla base delle esperienze passate, affinché la nuova amministrazione possa tenere nella giusta considerazione le richieste delle associazioni ambientaliste e dei cittadini sensibili al tema ambientale, il M5S promuoverà l'istituzione di una Consulta Ambientale nella quale la Strategia Rifiuti Zero possa trovare appoggio, forza propositiva e collaborazione continua con l'Amministrazione».
La Strategia Rifiuti Zero è stata sintetizzata dal M5S in 10 punti di seguito elencati:

1. separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata;
2. raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata "porta a porta", che appare l'unico sistema efficace in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%;
3. compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio in modo che l'Amiu possa proseguire la sua attività anche dopo la chiusura della discarica riqualificando il personale e l'azienda, ed attuando un piano industriale di sviluppo;
4. riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio ed il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva (altra forma di rilancio per l'Amiu);
5. riduzione dei rifiuti: promozione all'acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili;
6. riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici che può arricchire le imprese locali, con un'ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia;
7. tariffazione puntuale: più ricicli e meno paghi;
8. recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili, impedire che i rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua;
9. centro di ricerca che operi in sinergia con le altre Città a rifiuti zero;
10. azzeramento dei rifiuti.