AN propone due ASL nella nuova provincia.

Laurora replica: "annuncio contrarietà e dissenso"

mercoledì 20 luglio 2005
LETTERA APERTA DEL CIRCOLO TERRITORIALE DI ALLEANZA NAZIONALE ALL'ASSESSORE REGIONALE ALLE POLITICHE DELLA SALUTE, DOTT. ALBERTO TEDESCO:

Con riferimento alla Sua proposta di modifica degli ambiti territoriali delle UU.SS.LL. nella Regione Puglia ed alla istituzione di un'unica USL (BAT/1) nella NUOVA PROVINCIA, Le chiediamo le ragioni per le quali individua una unica USL (BAT/1) coincidente con l'intera provincia. Ci chiediamo, inoltre, se:

1. si rende conto che tale scelta individuerebbe un territorio molto ampio ed una popolazione di quasi 400.000 abitanti che peraltro aumenta notevolmente nel periodo estivo;

2. si rende conto che tale scelta produrrebbe una concentrazione di servizi in un unico polo amministrativo e che provocherebbe grande disagio ai cittadini della intera provincia;

3. si rende conto che tale scelta non seguirebbe il criterio ispiratore della distribuzione delle istituzioni sul territorio provinciale, al contrario, concentrerebbe in unica sede (forse la solita Barletta o Andria?) tutte le funzioni di competenza;

4. si rende conto che tale scelta scipperebbe il nostro territorio di una U.S.L. già esistente. Noi proponiamo la istituzione di due UU.SS.LL. nella nostra provincia: la prima con ambito territoriale coincidente con i Comuni di Andria, Bisceglie, Trani (a cui potrebbero aggiungersi eventualmente i Comuni di Corato e Ruvo se aderiranno alla sesta provincia Pugliese); la seconda con ambito territoriale coincidente con i Comuni di Barletta, Canosa, Margherita di Savoia, Minervino Murge, S. Ferdinando di Puglia, Spinazzola e Trinitapoli. Tale soluzione individuerebbe ambiti territoriali di circa 200.000 abitanti ciascuno, in linea con i dettami dell'art.14 della L. n.833/1978 e successive modifiche. Infine scegliendo le sedi delle due UU.SS.LL. nelle città di TRANI e CANOSA (territorialmente baricentriche) si rispetterebbe il criterio della migliore accessibilità e minore mobilità.



DUE ASL NELLA BAT: LAURORA CONTRO LA PROPOSTA DI AN:

Il consigliere regionale Carlo Laurora, del gruppo di Forza Italia, ha espresso contrarietà circa la proposta presentata da Alleanza nazionale di istituire due Asl nella sesta provincia.

"Mi sorprende questa iniziativa – dice Laurora – per la quale annuncio contrarietà e dissenso. Non la condivido innanzitutto perché non è stata concordata per tempo con la coalizione di centrodestra. Questa proposta, tendente a rivendicare un rapporto quasi ancestrale tra la sanità e Allenaza nazionale, mi sembra più riconducibile ad un tentativo di fuga in avanti del partito proponente all'interno della CdL. Se non ricordo male Alleanza nazionale ha sempre condiviso la politica dell'ex presidente Fitto sul piano di riordino ospedaliero e sulla razionalizzazione dei costi in ambito sanitario. Adesso invece si chiede a gran voce una doppia Asl senza pensare alle spese che essa comporterebbe. A mio avviso nella sesta provincia è più che sufficiente una Asl a patto però che sia realmente operativa e che sappia tener conto delle istanze del territorio. Il confronto sulla sanità nella Bat non dovrebbe essere incentrato su l'avere o meno una Asl in più, un ufficio in più o un dirigente in più. La gente chiede, a ragione, reparti, professionalità e attrezzature per i propri ospedali ed è in questo senso che dobbiamo indirizzare i nostri sforzi. Sinceramente preferisco riavere la ginecologia a Trani piuttosto che una seconda Asl nel territorio. Cito l'esempio di Trani perché è quello che mi sta più a cuore, ma ci sono molte città del comprensorio che rivendicano strutture ospedialiere (come ad esempio Spinazzola) o rivisitazioni al piano di riordino. Molti cittadini, che quotidianamente incontro, la pensano come me: basta spese inutili o manie di potere. Dobbiamo impegnarci esclusivamente per fornire, a tutti, senza penalizzazioni, servizi e professionalità. E' per questi motivi che non accetterò mai di sottoscrivere la proposta di An".